Agli Europei di nuoto in vasca corta arrivano altre tre medaglie per l’Italia: un monumentale Alberto Razzetti vince l’argento nei 200 misti e nei 200 farfalla; Lorenzo Mora è di bronzo nei 100 dorso dalla corsia zero e una solida Simona Quadarella è vicecampionessa dei 1500.
Razzetti d’argento nei 200 misti
Alberto Razzetti regala la prima medaglia di giornata all’Italia e si mette al collo uno splendido argento, alle spalle di Duncan Scott.
Nonostante una prestazione d’insieme sottotono – per sua stessa ammissione – l’azzurro è stato capace di ottenere e difendere la seconda posizione per tutta la distanza, provando anche a restare a contatto con Scott. I due sono stati piuttosto vicini per metà gara, poi il britannico ha cambiato marcia e ha creato un notevole vantaggio.
Razzetti con coraggio ed orgoglio ha difeso il suo argento e ha timbrato in 1’53″09. Mentre Scott si è laureato campione con il tempo di 1’50″98.
Completa il podio il lituano Danas Rapsys, che ha concluso in 1’53″49 grazie ad una grande rimonta sul finale.
Queste le parole di Razzetti in zona mista, dopo la gara:
Ho sbagliato tutto quello che potevo sbagliare stasera. Duncan è andato molto forte, però secondo me potevo stargli molto vicino. Purtroppo è iniziata male, finita male… per fortuna sempre secondo, quindi l’argento lo portiamo a casa. Ora vediamo la prossima.
Alberto Razzetti infatti scenderà in vasca poco dopo per la finale dei 200 farfalla.
Lorenzo Mora di bronzo nei 100 dorso
Un secondo sussulto in serata arriva grazie a Lorenzo Mora: si prende il bronzo con una splendida progressione.
L’azzurro – che pochi giorni fa è stato il primo medagliato della spedizione italiana, grazie al bronzo nei 50 – fa doppietta e replica il successo nella doppia distanza.
Nelle retrovie per circa metà gara, Mora risale bracciata dopo bracciata con una progressione eccellente e rientra nella bagarre per un posto sul podio. Il francese Mewen Tomac è al comando con un margine che gli consente di ipotecare l’oro, conquistato in 49″72. Dietro arriva il connazionale Yohann Ndoye-Brouard (49″96). E incredibilmente a salire sul terzo gradino è Lorenzo Mora con il tempo di 50″04, nonostante nuotasse in corsia zero!
Il rumeno Andrei Ungur gli fa compagnia sul podio, conquistato con il medesimo tempo dell’azzurro.
In zona mista, Mora si è così espresso:
Non è un tempone, però ho dato quello che avevo… evidentemente valgo 50. Contento comunque di prendere una medaglia. Diciamo che dalla zero era un regalo essere in questa finale. Mi sono giocato quello che avevo, è valso un bronzo: non lo si butta via e vediamo adesso cosa riusciamo a fare nei 200, se riusciamo a portare a casa qualcosa di diverso anche se non so se mi sono trovato meglio sul 50 o sul 100. Vediamo cosa esce.
Adesso bisogna nuotare e fare esperienza e imparare a gestire tante situazioni che non avevo gestito fino ad ora. Comunque si può crescere anche a 25 anni, spero di poter crescere… se no c’è poco da fare, ci si annoia dopo un po’ no?
Doppietta d’argento per Razzetti
Un’ora dopo essere diventato vicecampione europeo nei 200 misti, Alberto Razzetti torna in vasca e nuota un 200 farfalla che lo consacra definitivamente come uno dei più forti.
La gara, come preannunciato, è a due: Alberto Razzetti contro Noe Ponti. Lo svizzero riesce a mettersi al comando, seppur con un vantaggio minimo. Tutti gli avversari, incluso l’azzurro, provano a restare a contatto, con Razzetti che è colui che gli sta più vicino.
Razzetti riesce persino a passare davanti, anche se per poco: nulla può infatti contro il rientro di Ponti che vanta una condizione di forma eccellente e la tranquillità di chi non ha fatto altre gare. Così va a vincere in 1’49″71.
Un instancabile Razzetti è ancora vicecampione europeo e consegna all’Italia l’undicesima medaglia. 1’50″10 per lui e una più che salda seconda posizione, dato che il terzo è Richard Marton ed è arrivato con oltre due secondi di ritardo (1’52″12).
L’azzurro intervistato dopo la seconda medaglia ha detto:
Ci ho provato, ho visto che ero lì, ho cercato di tenere duro fino alla fine. Ho fatto un po’ fatica alla fine. Forse lui ora – come si vede – è in grande forma, quindi ha avuto quello sprint finale in più. Sicuramente avrei voluto farla da sola questa gara, forse me la sarei giocata ancora di più con lui.
Prima ho fatto molta fatica col misto: non mi è piaciuta come gara perchè ho sbagliato tante cose, forse sono partito troppo aggressivo… che però era quello che volevo fare, volevo partire forte per provare a stare con Duncan, però forse ho spinto troppo le subacquee. Ho sbagliato completamente la gara dorso-rana, ho fatto un po’ fatica a rana, mi sono un po’ incasinato. Quindi poi da lì ho fatto solo fatica e basta.
Un po’ l’ho sentita ora, però mi sono sentito molto meglio facendo delfino. Comunque ottimo tempo, argento europeo è sempre argento europeo. Giornata positiva comunque. Si poteva fare qualcosa di più, però si poteva anche fare di meno.
Non è facile gareggiare per così tanti giorni… e anche i giorni di mezzo tra gli Assoluti e qua: non potevi nè staccare completamente – perchè se no era diffcile rimanere concentrati fino a qua – però non era neanche tanto rilassante, c’è sempre un po’ di tensione.
Simona Quadarella è d’argento nei 1500
Una solida Simona Quadarella va alla conquista del secondo gradino del podio in chiusura di giornata, confermando le buone sensazioni date in batteria.
La romana – stella consacrata del nuoto azzurro – fa doppietta d’argento, dopo la buona prestazione negli 800 stile. Ancora una volta è stata battaglia tra Quadarella e Kirpichnikova, con la prima che ha provato a nuotare affianco alla russa (che però gareggia sotto i colori francesi) – ma questa ha cercato di scappare fin dalle prime bracciate non dando mai un segnale di cedimento.
Più o meno a metà gara l’italiana l’ha lasciata andare e non ha dovuto lottare più di tanto per consolidare il secondo posto, che è stato sempre saldamente nelle sue mani. 15’37″05 il tempo con cui Quadarella conclude le fatiche.
Anastasia Kirpichnikova chiude in 15’20″12. Mentre Ajna Kesely è terza con 15’51″34.
A due giornate dalla conclusione di questi europei in vasca corta, l’Italnuoto può vantare un oro, nove argenti e due bronzi.
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Profilo Autore

- 18 anni, studentessa liceale all'ultimo anno. Sei anni di nuoto alle spalle, ora si dedica solo alla palestra. Sogna un futuro da giornalista. Quando non si dispera per aver deciso di iscriversi al liceo scientifico legge o guarda film, sopratutto thriller mentre odia quelli romantici troppo sdolcinati. Se si diploma, dopo frequenterà l'università di scienze della comunicazione. Non vede l'ora di abbandonare per sempre la matematica e di dimostrare che non serve essere raccomandati o particolarmente belli per avere successo.
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