Il doppio record italiano nei 100 rana, il quarto posto di Elena di Liddo nella finale dei 100 farfalla, il secondo crono di qualificazione nei 1500 stile di Simona Quadarella e poi la prima volta degli USA nei 50 farfalla al maschile con la vittoria di Caeleb Dressel. Ecco le pagelle della seconda giornata di gare dei Campionati Mondiali di Nuoto 2019:


Filippo Megli: 8,5

Ciao Ciao Gomma“. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 10 anni il record italiano di Emiliano Brambilla siglato a Roma 2009. Niente compleanno, però, perché Filippo Megli ha deciso di entrare nella storia del nuoto azzurro, polverizzando l’1’46″29 di Brembilla e diventando il primo italiano di sempre a scendere sotto il muro del minuoto e 46 secondi. 1’45″76 il crono dell’azzurro: “ciao ciao gomma” e finale conquistata con l’ultimo posto utile. Un’ottima prestazione quella di Filippo a dimostrazione dell’ottimo stato di forma che sta vivendo → SCHEDA DELLA GARA


Caeleb Dressel: 9

Spaziale. Caeleb Dressel vola nella finale dei 50 farfalla e va vincere il titolo mondiale siglando il Record dei Campionati in 22″35. Dressel diventa così il primo statunitense di sempre a vincere il titolo iridato nei 50 farfalla. L’obiettivo a Gwangju è vincere 8 ori mondiali: 4 in gare individuali e 4 in staffetta, per ora è a 2 su 2, vedremo nei prossimi giorni di gare cosa ci saprà regalare l’astro nascente del nuoto USA. Degna di nota la prestazione del brasiliano Nicholas Santos (voto: 8) che all’età di 39 è salito nuovamente sul terzo gradino del podio (22″79).


Katinka Hosszu: 8

“Nel mondiale che vede la caduta degli Dèi (vedi Sarah Sjostrom e Katie Ledecky), c’è una dea che non cade”, è l’Iron Lady Katinka Hosszu che trionfa da vera regina nella finale dei 200 misti al femminile. Katinka Hosszu vince il suo quarto titolo mondiale consecutivo nei 200 misti: dopo Barcellona 2013, Kazan 2015, Budapest 2017 ora arriva Gwangju 2019.


Adam Peaty: 9,5

“Veni, Vidi, Vici.” Adam Peaty, il re della rana inglese, si riconferma il migliore al mondo nella sua specialità. Ai vertici dal 2014, quando all’europeo di Berlino si laureò campione sia nei 50 che nei 100, Adam Peaty non ha mai dato segni di cedimento. E dopo 5 anni sul tetto del mondo il britannico ha ancora quella fame di vittoria che lo accompagnava a Berlino. Peaty vince la finale dei 100 rana mostrando ancora una volta la sua incredibile superiorità rispetto a tutto il resto della concorrenza. Non c’è il record mondiale ma poco importa, un altro oro vola in terra inglese, e la storia si fa leggenda.

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Ceccon & Sabbioni: 6,5

Uno vicentino, l’altro romagnolo, entrambi in acqua nei 100 dorso, entrambi toccati dai problemi al device della partenza durante le batterie. Dopo varie peripezie entrano nella seconda semifinale: Thomas Ceccon in corsia 0, e Simone Sabbioni in corsia 1. Una gara sottotono per entrambi che alla fine rimangono fuori dalla finale: Sabbioni chiude in 53″71 e Ceccon in 54″20. Resta un po’ di amarezza perché l’ingresso tra i migliori 8 non era impossibile.


Simona Quadarella: 9

Vincente e convincente. Un’ottima Simona Quadarella archivia la pratica batterie dei 1500 stile libero chiudendo in 15’51″59, secondo tempo assoluto dietro a Katie Ledecky. L’azzurra sembra gestire le energie al meglio, vince la sua batteria senza problemi e si prepara alla super-sfida contro Katie Ledecky di domani. La crescita dell’azzurra negli ultimi due anni è stata sensazionale, domani non si può che sognare in grande.


Carraro & Castiglioni: 8

1’06″39: record italiano Ex-aequo e finale conquistata col quarto crono parimerito. Martina Carraro fa il record in semifinale, Arianna Castiglioni durante lo swimm off per la finale contro la belga Fanny Lecluyse. La rana italiana femminile sembra vivere uno dei migliori momenti di sempre nella storia del nuoto azzurro: domani si andrà a caccia di medaglia nei 100 e intanto si scaldano i motori in vista dei 50, sperando che almeno in una delle due gare arrivi la prima medaglia di sempre.


Elena di Liddo: 7,5

No, non potevo chiederle di più. Il quarto posto di Elena di Liddo nella finale dei 100 farfalla è quanto più si poteva chiedere alla delfinista azzurra. Il terzo posto era irraggiungibile, significava abbassare di oltre quasi secondo il record italiano nuotato ieri (56″61 il crono del bronzo, Emma McKeon). Quarto posto, miglior piazzamento di sempre per lei e la consapevolezza di essere tra le migliori al mondo nei 100 farfalla. Al muro dei 57 secondi ci pensiamo poi… abbatterlo a Tokyo sarebbe più emozionante, no? → SCHEDA DELLA GARA


FINA: 4,5

Nei 100 dorso uno spettacolo tragicomico che a un Campionato Mondiale non si può vedere. Due atleti (tre con Sabbioni) sono costretti a (ri)fare le batterie in solitaria, e poi l’assurda ammonizione nei confronti di Mack Horton. Disorganizzata, distante dagli atleti e incapace di giustificare la presenza di Sun Yang. Il doping va combattuto con il pugno di ferro e la FINA deve proteggere gli atleti puliti, non ammonire chi cerca di farsi paladino della giustizia.


#Gwangju2019: il programma iridato prevede la partecipazione di tutte le discipline FINA: nuoto, nuoto di fondo, nuoto sincronizzato, pallanuoto, tuffi. All’interno delle seguenti pagine è possibile consultare il programma delle singole discipline:


La diciottesima edizione dei Campionati Mondiali di nuoto è l’evento clous per gli sport acquatici del 2019, nonché vero e proprio trampolino di lancio in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Per rimanere sempre aggiornato e ricevere tutte le news in anteprima puoi seguirci sui social o iscriverti alla nostra newsletter.

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Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.