Michael Phelps non è più semplicemente l’atleta più forte che il mondo moderno abbia mai conosciuto, ora è davvero il miglior atleta olimpico di tutti i tempi: più forte anche degli Antichi Greci. Ieri, infatti, lo squalo di Baltimora ha battuto un record che resisteva da 2168 anni.
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Il record apparteneva a Leonida da Rodi, corridore dell’Antica Grecia che nelle Olimpiadi antiche vinse 12 medaglie d’oro – individuali – in quattro diverse edizioni dei Giochi. Ora anche Leonida si deve inchinare all’incredibile Phelps che ieri ha raggiunto quota 13 ori olimpici individuali (22 con le staffette): extraterrestre, eroe leggendario, dio del Nuoto, figlio di Poseidone o di chissà quale altra divinità. Ora la leggenda è davvero compiuta: lo Squalo di Baltimora può salire felice sull’olimpo e sedersi sul trono riservato al migliore di sempre.
Da Atene a Rio de Janeiro per scrivere un altro pezzetto di storia: vincendo la finale dei 200 misti, Phelps ha raggiunto quota 13 ori olimpici individuali, battendo quell’antichissimo record che durava da ben 2168 anni. Così Phelps supera anche gli antichi greci, e viene da sorridere se si pensa che proprio ad Atene Phelps vinse il suo primo oro olimpico individuale: una congiunzione astrale, un segno del destino.
CHI ERA LEONIDA?
Leonida da Rodi è stato uno dei più famosi corridori delle Olimpiadi Antiche. Partecipò ai primi Giochi Olimpici nel 164 a.C., vincendo in tre diverse gare: lo stadion e il diaulos (assimilabili con i 200m e i 400m moderni) e l’ hoplitodromos (una corsa disputata con l’armatura). Ripeté l’impresa nelle successive 3 edizioni dei giochi, ossia nel 160 a.C., nel 156 a.C., e infine nel 152 a.C. (all’età di 36 anni). Gli atleti che vincevano tre discipline in un’unica edizione delle Olimpiadi erano definiti triastes. Nelle 292 edizioni dei Giochi Olimpici antichi ci furono solo sette triastes e Leonida fu l’unico di questi a vincere tre allori in quattro edizioni consecutive dei Giochi.
Il Record di Leonida è rimasto imbattuto sino all’arrivo sulla terra dell’extraterrestre Michael Phelps. Da Baltimora a Rio de Janeiro per salire sull’Olimpo. Ora Phelps è davvero nella leggenda. E chissà tra quanti secoli il mondo conoscerà un campione in grado di superare lo Squalo di Baltimora.
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