Chi siamo? Da dove veniamo? Cos’è la vita? Che scopo ha la nostra esistenza? Ma sopratutto: perché i nuotatori sono sempre affamati? Chiunque abbia trascorso anche solo una piccola parte della propria esistenza allenandosi tra le corsie di una piscina conosce perfettamente la costante e persistente sensazione di fame che attanaglia i nuotatori a ogni ora del giorno e della notte. Ma c’è una risposta al perché noi nuotatori siamo sempre affamati?


La fame ci perseguita sempre e continuamente: durante l’allenamento uno dei nostri pensieri più ricorrenti è “cosa mangeremo appena arrivati a casa?” e dopo le gare mangeremmo anche le medaglie che ci vengono date (se solo fossero commestibili), ma c’è una spiegazione scientifica (o almeno presunta tale) che sveli il motivo per cui siamo così legati al cibo?

Prima considerazione: il nuoto fa bruciare mediamente più calorie rispetto a molti altri sport. L’acqua, essendo 800 volte più densa dell’aria, permette ai nuotatori di bruciare un numero maggiore di calorie rispetto a chi pratica sport all’aria aperta. Prendiamo come esempio il grafico della BBC sottostante che confronta i 4 differenti stili di nuotata con una serie di esercizi fisici praticati sulla terra ferma:

PERCHÉ I NUOTATORI SONO SEMPRE AFFAMATI? 4

Valori medi, per sportivi amatoriali con un peso comprensivo tra i 60 e i 70 kg


Tralasciando il fatto che se nuoti a delfino per 30 minuti consecutivi poi ti possono solo raccogliere con un cucchiaino, il grafico mostra abbastanza bene il concetto. Una nuotata lenta a stile libero o a dorso fa bruciare più kilocalorie che una biciclettata, una camminata o una mezz’ora di vogatore (ma anche più di basket, ad esempio, dove si consumano circa 210 kcal ogni mezz’ora tenendo i valori medi del grafico precedente).

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I valori cambiano se prendiamo in considerazione atleti agonisti e allenamenti intensi. Un nuotatore olimpico arriva a bruciare tra le 3.000 e le 10.000 calorie al giorno (considerando 2/3 allenamenti giornalieri). Non è un caso che Michael Phelps e Ryan Lochte confessarono di avere una dieta da più di 10.000 calorie giornaliere (il che vorrebbe dire mangiarsi più di 12 pizze al giorno, giusto per avere un’idea).


Non solo calorie… per cercare di svelare il “mistero” della fame dei nuotatori vi è un originale teoria elaborata dal professor  Rudy Dressendorfer presso l’University of Alberta’s Human Performance Laboratory in Edmonton, secondo cui la temperatura fresca dell’acqua fa sì che il corpo perda calore e che i vasi sanguigni della pelle si restringano. Questo impedirebbe il rilascio di quegli ormoni che sopprimo l’appetito… Il professore sostiene che la sensazione di fame si può ridurre facendo una camminata veloce di 15 minuti che scalda il tuo corpo. Sarà vero?

La grande certezza è che il nuotatore sta al cibo come Thor sta al suo martello (Mjöllnir). Non provate a rubare del cibo a un nuotatore se non volete scatenare la sua ira più funesta.

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Fonti usate:

Fitness Magazine
Swim Swam USA


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Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.

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