Articolo del 6 giugno 2018 – in data 27 febbraio 2020 Filippo Magnini è stato assolto dalla squalifica dal TAS di Losanna che ha ribaltato la sospensione di 4 anni → DOPING, ASSOLTO FILIPPO MAGNINI: “TREMO DALLA GIOIA”
Otto anni di squalifica per doping a Filippo Magnini, è questa la sanzione shock chiesta dalla procura NADO (organizzazione nazionale antidoping) a conclusione dell’indagine antidoping che si è mossa dall’inchiesta penale della Procura di Pesaro sul medico Guido Porcellini (ex dietologo e mentore del capitano del nuoto azzurro). Le violazioni al codice WADA (World Anti-Doping Agency) contestate a Filippo Magnini sono:
- consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2)
- favoreggiamento (articolo 2.9)
- somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8)
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO
L’inchiesta non è nuova: la procura NADO aveva aperto un fascicolo su Filippo Magnini e Michele Santucci nello scorso ottobre, muovendosi dall’inchiesta penale della Procura di Pesaro sul medico romagnolo Guido Porcellini, accusato di commercio di prodotti dopanti, falso e ricettazione, e somministrazione di medicinali scaduti.
Guido Porcellini era il medico e dietologo di Filippo Magnini ed è proprio per questo che l’ex campione mondiale dei 100sl è entrato, in un primo momento, nel registro degli indagati (in qualità di possibile testimone) dell’inchiesta penale a carico di Porcellini. Tuttavia, la Procura di Pesaro, in data 1° giugno 2017, ha accertato che l’ex capitano del nuoto azzurro fosse completamente estraneo alla vicenda.
L’INCHIESTA NADO
Il processo nei confronti di Guido Porcellini ha condotto all’apertura di un fascicolo su Filippo Magnini e Michele Santucci da parte della NADO (l’organizzazione antidoping nazionale) che ha iniziato un’inchiesta autonoma per verificare possibili violazioni al codice dell’agenzia mondiale antidoping WADA (l’indagine in corso, quindi, riguarda esclusivamente la giurisdizione sportiva antidoping).
La procura NADO ha quindi chiesto Otto anni di squalifica per doping a Filippo Magnini, contestando le seguenti violazioni al codice WADA:
- consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2)
- favoreggiamento (articolo 2.9)
- somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8)
Al centro dell’inchiesta un colloquio di Magnini con Santucci sulla fornitura di “funghi”, la richiesta a Guido Porcellini di inviargli “dati per il mio amico”, e una frase – contestata nell’interrogatorio di aprile – in cui Magnini, rivolgendosi a Santucci, parla dell’inutilità di andare al Mondiale senza assumere i prodotti indicati dal medico amico (Fonte: Gazzetta dello Sport). I due nuotatori verranno giudicati dalla prima sezione del Tribunale NADO non prima di settembre. Bisognerà quindi aspettare diversi mesi prima di poter dare un giudizio sulla vicenda.
Articolo del 6 giugno 2018 – in data 27 febbraio 2020 Filippo Magnini è stato assolto dalla squalifica dal TAS di Losanna che ha ribaltato la sospensione di 4 anni → DOPING, ASSOLTO FILIPPO MAGNINI: “TREMO DALLA GIOIA”
I DUE ORI MONDIALI
Filippo Magnini raggiunge l’apice della sua carriera tra il 2005 e il 2007. Nel 2005, a Montreal, diventa il primo italiano a vincere il titolo mondiale nella gara regina (100sl), il suo crono 48″12 è il nuovo record italiano, seconda prestazione all time, a soli 28 centesimi dal record mondiale di van den Hoogenband. Due anni dopo, a Melbourne, Re Magno riesce nella storica impresa di difendere il titolo mondiale: nuota la finale dei 100sl in 48″43, oro pari-merito con Brent Hayden, canadese. Il successo lo fa diventare il terzo nuotatore di tutti i tempi a confermarsi campione mondiale nella gara regina per due edizioni mondiali consecutive (in precedenza erano riuscite nell’impresa solamente due leggende del nuoto mondiale: Matt Biondi e Aleksandr Popov).
Il 2 dicembre 2017 Filippo Magnini ha annunciato il suo ritiro dal nuoto agonistico. Queste le sue parole: “Spero di aver scritto pagine importanti. Spero di aver insegnato qualcosa. Se andavo avanti a nuotare, era anche perché tanti giovani mi chiedevano di non smettere. E’ un pensiero che maturavo in questi giorni (…) ho deciso di dire addio al nuoto. Io sono felice con me stesso, voi per 27 anni siete stati la mia famiglia“. LEGGI L’ARTICOLO
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