L’appuntamento Swimming Stories di oggi è un appuntamento speciale, al posto del solito racconto vi proponiamo 5 storie che ci avete inviato. Sono 5 storie più brevi del solito, 5 dichiarazioni d’amore che meritano di essere condivise con tutti voi. Ecco 5 nuovi (brevi) racconti che profumano di cloro: → INVIACI IL TUO

Swimming Story di Francesca

“La mia storia inizia all’età di 3 anni, quando per problemi di asma il dottore mi prescrive almeno 3 giorni di nuoto a settimana. Ero piccola, incosciente e non sapevo che quello sport dopo neanche 4/5 anni di sacrificio sarebbe diventato qualcosa di più grande. All’età di 7 anni, mi proposero di entrare in agonistica. Giorni e mesi di duro allenamento, all’età di 9 anni feci la mia prima gara. Una gara che mi rimarrà per sempre nei miei ricordi: fu la prima gara in assoluto. Da quel giorno continuai a nuotare, il nuoto era ed è una sorta di rifugio, dove nei momenti bui posso nascondere le mie paure e le mie insicurezze.”

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Swimming Story di Cirone:

“Ho vinto la paura dell’acqua a vent’anni: da adolescente non andavo mai in piscina. Peraltro avevo il complesso di essere troppo magro… Poi nell’arco di un’estate, sono passato dal non riuscire a mettere la testa sott’acqua, a tuffarmi di testa dal muretto. Alla “veneranda” età di 35 anni mi sono trasferito in un paese vicino città dove c’era una bella piscina nuova di zecca. Decisi di iscrivermi a un corso di nuoto per imparare a nuotare. Per me fu una svolta epocale, un vero cambiamento di vita: imparare a nuotare per me è stato il superamento di un minus fondamentale nella mia vita. Ma il bello doveva ancora venire… Da quel giorno (era il mese di aprile 2007) non smisi più di andare in piscina: imparare a nuotare fu solo l’inizio. La ritrovata efficienza fisica, tanti amici: tutte persone di altissima qualità. Chi pratica lo sport (specie uno sport come il nuoto), è improbabile che sia un lazzarone.

50 racconti sul nuoto: il libro di nuotounostiledivita

Nel 2013 cominciai l’attività con il neonato gruppetto master della mia piscina. La prima gara in mare fu una cosa straordinaria: per me fu come se una persona normale fosse andata su Marte con uno space shuttle. Oggi nuotare fa parte della mia quotidianità: sono felicissimo del mio gruppo di amici, di collaborare con le attività della piscina, e le giornate di gare diventano una irrinunciabile occasione di svago (e di turismo, visto che sono sempre fuori città). Nuotare ha cambiato la mia vita in meglio: mi permette di fare una intensa “esperienza di me”, di sentirmi bene, di divertirmi un mondo e di farmi un mucchio di amici. E poi, diciamocelo: io, a nuotare, mi sento troppo giusto!

Swimming Story di Sara – SCOPRI LE MIGLIORI SWIMMING STORIES

“Ho iniziato a nuotare ben 13 anni fa. Avevo solamente 3 anni ma ricordo ancora bene il mio primo allenatore: si chiamava Fabio ed era uno di quei coach testardi che esigono che tu impari tutto (ma proprio tutto) alla perfezione. Ricordo il primo giorno come fosse ieri: scesi in acqua come un piccolo delfino, ero innamorata di quella piscina, lì mi insegnarono subito a stare in acqua senza occhialini.

Dopo circa 5 anni seppi che il mio allenatore Fabio era morto d’infarto. Tornai in piscina, strinsi i denti, vinsi delle gare e tutte quelle medaglie le dedicai a lui, al mio primo mister, a colui che mi fece amare questo sport. Ora ho 16 anni, non mi sono mai stancata di nuotare e ho sempre incontrato persone meravigliose alla quali devo tutto. Ho incontrato istruttori magnifici: amo il nuoto e soprattutto amo sentire il rumore delle bracciate: mi rilassa. Sono orgogliosa dei miei risultati e credo che non mollerò mai: il motivo è semplice. Il nuoto mi ha resa felice, ha raddrizzato qualsiasi giornata storta e non finirò mai di ringraziare il mio allenatore attuale, il vecchi coach Fabio, i miei genitori e tutte le persone che mi sostengono durante gli allenamenti e le gare.”

Swimming Story di Giulia – SCOPRI LE MIGLIORI SWIMMING STORIES

“Era il 2006, era ottobre. Non avevo neanche 4 anni, un giorno tornai a casa dall’asilo dicendo a mia mamma: “portami in piscina, voglio fare nuoto“. Testuali parole: i miei parenti ridono ancora. Iniziai così a frequentare alcuni corsi alla piscina comunale, vasca da 50m, tutta profonda; d’altronde, qui, abbiamo solo questa. Mi affezionai subito al mio istruttore, senza di lui mi rifiutavo di entrare in acqua. In realtà all’inizio nuotare non mi piaceva, ma avevo deciso che dovevo farlo ed essendo una bambina testarda mi convinsi che sarei dovuta andare avanti, ad ogni costo! Dopo 2 anni, durante un allenamento, arrivò il presidente della mia società, mi fece uscire dall’acqua e mi chiese: “Ti piacerebbe fare qualche gara?” Questo evento cambiò la mia vita. Cominciai a gareggiare in pre-agonistica, inizialmente mi allenavo con i gruppetti della scuola nuoto perché non ero pronta ai lavori, dopo qualche mese passai con la squadra ufficiale.

Ci allenavamo quasi 2 ore al giorno, in vasca esterna, molto più di molte squadre di esordienti. Per quanto fossi un po’ scarsetta continuavo ad allenarmi, non mi importava. Dopo tre anni e dopo tante medaglie in staffetta giunse il momento di cambiare: era inizio settembre 2012 e venni tesserata come esordiente a, sempre per la stessa società ma con l’allenatore degli agonisti. Eravamo pochini e ci allenavamo tutti assieme, alla prima gara feci i 100 rana. In cuor mio, però, volevo essere delfinista. lo dissi al mio allenatore e lui acconsentì, un poco indifferente e un poco diffidente. Al primo meeting in cui feci i 100 farfalla arrivai ultima in assoluto di tutta la regione: ero la più scarsa. Eppure il mio allenatore vide qualcosa in me. Eccomi qui, 3 anni dopo, sul podio regionale della finale A dei 100 delfino, a pochi decimi dal tempo per i campionati italiani. Sono ancora Juniores 1 e la mia swimming story è solo iniziata.”

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Swimming Story di Francesca

“Ho iniziato a nuotare all’età di 3 anni. Col passare del tempo è diventata una passione: cresceva pian piano, vittorie, sconfitte, pianti. Ho nuotato per 9 anni della mia vita in una piscina, in un’unica piscina che si poteva definire la mia seconda casa. Sempre insieme ai miei compagni di squadra. Poi una piccola rivoluzione ha stravolto la mia vita: “Dobbiamo andare all’estero”. All’inizio non avevo intuito di cosa stessero parlando i miei genitori, poi compresi: si trattava di un trasferimento. Mi sono ritrovata all’improvviso senza i miei compagni di squadra, completamente sola, in una città che non mi apparteneva. L’unica cosa di cui ero davvero certa era il mio amore per il nuoto, lui non mi aveva abbandonato. E così la mia passione è diventata un anello di congiunzione tra due vite.”

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Siamo giovani ragazzi appassionati di nuoto, scrittura e social network. Raccontiamo il mondo acquatico in modo diverso e innovativo, con uno stile fresco e rivolto ai giovani.

Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.

Il nostro intento è quello di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.