I nostri Valentino in questo 14 febbraio 2024 si chiamano Gregorio, Nicolò e Alberto. La quarta giornata di gare dei Campionati del Mondo di Doha si colora d’azzurro, ma l’inno non suona. Gregorio Paltrinieri ci regala un combattuto bronzo negli 800 stile libero. Argento per un magistrale Nicolò Martinenghi, ad un soffio dall’oro e secondo gradino del podio anche per Alberto Razzetti.
Le emozioni della serata ce le regala un super Greg che tiene a precisare di essere “alla ricerca di emozioni vere e in gare del genere posso arrivare primo, secondo, terzo non importa, ma cerco quello: una bella sensazione, una bella emozione ed è bellissimo“. Nessun rammarico oggi dunque, è stato tutto bellissimo. Da menzionare anche la qualificazione in finale di Alessandro Miressi nei 100 stile libero con secondo tempo utile di accesso e la mancata qualificazione di Costanza Cocconcelli alla finale dei 50 dorso, nonostante la buona prova.
RISULTATI FINALI & SEMIFINALI D4
800 stile libero uomini – FINALE
- Record del Mondo: 7’32″12
- Record europeo: 7’39″19
- Record italiano: 7’39″28
- Tempo di qualificazione: 7’42″8
Nella finale più attesa della quarta giornata Gregorio Paltrinieri si è lanciato da subito su grandi ritmi dalla corsia 1. Nei primi 400 metri è stato un tête à tête con Elijah Winnington che dalla corsia 8 non è riuscito a scrollarsi di dosso l’italiano. Oltre la metà gara l’irlandese Daniel Wiffen è risalito sul capitano fino a chiudere in prima posizione. Una finale tutta d’un fiato che ha premiato alla fine le chiusure più brillanti.
Una grande prova quella di Paltrinieri che conquista il suo nono podio in carriera ad un Campionato Mondiale. “Peccato perché ero vicino al secondo posto, mi è mancata la chiusura, ma è stata una bella gara“. Luca De Tullio chiude settimo nella sua prima finale mondiale in 7’49″79, fiducioso di migliorare in vista dei prossimi importanti appuntamenti.
Il podio:
- Daniel Wiffen (IRL) 7’40″94
- Elijah Winnington (AUS) 7’42″95
- Gregorio Paltrinieri (ITA) 7’42″98
200 stile libero donne – FINALE
- Record del Mondo: 1’52″85
- Record europeo: 1’52″98
- Record italiano: 1’52″98
- Tempo di qualificazione: 1’57″0
Una finale equilibrata quella del 200 stile libero donne, una delle gare più amate dagli italiani, si apre su una linea omogenea che vede emergere solo dopo i primi 100 metri la Haughey. Alla ricerca di una nuova regina, il 200 si chiude con la classe ’97 di Hong Kong prima al tocco finale con un tempo niente male sotto il muro dell’1’55”. Guadagna la sua prima medaglia mondiale su questa competizione. Il podio si completa con una forza tutta oceanica. La neozelandese Fairweather è seconda in 1’55″77, terza l’australiana Throssell in 1’56″00. Chissà se la Divina non avrà commentato con la piccola Matilde la sua gara davanti la tv.
Il podio:
- Sioban Bernadette Haughey (HKG) 1’54″89
- Erika Fairweather (NZL) 1’55″77
- Brianna Throssell (AUS) 1’56″00
100 stile libero uomini – semifinali
- Record del Mondo: 46″86
- Record europeo: 46″86
- Record italiano: 47″45
- Tempo di qualificazione: 48″2
La prima finale della gara regina regala subito emozioni. Dalla corsia 2 Manuel Frigo e dalla 4 Alessandro Miressi vanno alla ricerca di un posto in finale dopo l’argento in staffetta. Miressi stacca il primo 50 a 23″05. Senza farselo ripetere due volte si lancia in una forsennata progressione fino a chiudere al primo posto in 47’88. “Sono contento, sono passato un po’ piano, ma in finale andrà meglio. Sarà difficile, ci vorrà concentrazione” ammette alal fine della gara.
La seconda semifinale vede il primatista mondiale Pan al comando dall’inizio alla fine in 47″73. Questa semifinale velocissima trainata dal cinese reduce dal record del mondo lascia purtroppo Frigo fuori dalla finale per soli 3 centesimi. L’azzurro comunque stacca il tempo utile per Parigi 2024 in 48″25.
Di seguito gli otto finalisti:
- Zhanle Pan (CHN) 47″73
- Alessandro Miressi (ITA) 47″88
- Sunwoo Hwang (KOR) 47″93
- Nandor Nemeth (HUN) 47″96
- Andrej Barna (SRB) 48″05
- Haoyu Wang (CHN) 48″11
- Matt King (USA) 48″17
- Matthew Richards (GBR) 48″22
50 dorso donne – semifinali
- Record del Mondo: 26″86
- Record europeo: 27″10
- Record italiano: 27″39
Anche Costanza Cocconcelli parte nella prima semifinale dei 50 dorso. Il tempo di 28″14 e il quarto posto in batteria danno un filo di speranza per l’accesso alla finale. Si dice nel complesso soddisfatta della prestazione. La seconda semifinale vede protagonista la novella campionessa dei 100 dorso, l’americana Claire Curzan, in 27″65. Al termine della gara c’è una beffa clamorosa. La veterana olandese Toussaint e la svedese Hansson scippano l’ultimo pass per la finale con un ex aequo di 28″13, un centesimo più veloci della Cocconcelli. Classifica ufficializzata, purtroppo l’Italia è fuori dalla finale mondiale.
Di seguito le otto finaliste:
- Iona Anderson (AUS) 27″51
- Lauren Cox (GBR) 27″55
- Claire Curzan (USA) 27″65
- Ingrid Wilm (CAN) 27″68
- Theodora Drakou (GRE) 28″00
- Adela Piskorska (POL) 28″06
- Louise Hansson (SWE) 28″13
- Kira Toussaint (NED) 28″13
200 farfalla uomini – FINALE
- Record del Mondo: 1’50″34
- Record europeo: 1’50″34
- Record italiano: 1’54″28
- Tempo di qualificazione: 1’55″0
Un sogno che può diventare realtà. Tre carte olimpiche già guadagnate con orgoglio per Alberto Razzetti che non si ferma più. Una finale equilibrata su carta. L’avversario più ostico è il giapponese Honda. Il 200 delfino si trasforma subito in una gara a due ad altissima tensione. Il passaggio di Honda è 53″9. 54″02 per il razzo italiano che sale all’attacco dal terzo 50 con una propulsione che sa di sorpasso. La voglia di portare a casa la vittoria è tanta ma la stanchezza si fa sentire e Razzetti deve cedere ad uno strepitoso Tomoru Honda, è oro per il giapponese, argento per l’azzurro che si inchina al vice campione olimpico e bronzo di Fukuoka.
Razzetti da brividi, si regala la sua prima medaglia iridata in questa competizione. Un duello a due che lo consacra nei grandi del nuoto mondiale. L’Italia non era mai andata a podio mondiale nella gara dei 200 delfino prima d’ora.
Il podio:
- Tomoru Honda (JPN) 1’53″98
- Alberto Razzetti (ITA) 1’54″65
- Martin Espernberger (AUT) 1’55″16
50 rana uomini – FINALE
- Record del Mondo: 25″95
- Record europeo: 25″95
- Record italiano: 26″33
Alla partenza sono cinque i tempi al di sotto del muro dei 27″. La tensione in camera di chiamata è palpabile. Sul piano vasca si scatenerà una tempesta chiamata Adam Peaty o Nic Fink o Sam Williamson. Si inserirà nell’occhio del ciclone un grande Nicolò Martinenghi, reduce dall’argento nella doppia distanza. Tra le sorprese imprevedibili c’è un Simone Cerasuolo che si è regalato la finale tra tutti i più forti. In corsia 6 il re Peaty, con già tre titoli iridati in carriera su questa distanza, tenterà di dimostrare se è ancora capace di grandi cose. D’altro canto Fink, reduce dall’argento di due anni fa alla Duna Arena di Budapest, non vuole farsi sfuggire il titolo nei 50 dopo quello nei 100 rana.
Si parte tutti sulla stessa linea. Splendido stacco di Peaty che dopo l’apnea lascia lo spazio ai suoi avversari, Fink passa subito in testa. Gli ultimi metri sono da togliere il fiato, ma premiano per un nulla l’australiano Williamson con il tempo di 26″32. L’azzurro conquista un incredibile argento a soli 7 centesimi dal primo, alle sue spalle Fink. La soddisfazione c’è, un grande Martinenghi anche. Ride e scherza l’azzurro in zona mista: “Questo cinquanta mi da molta fiducia, devo migliorare su partenza e arrivo ma ho fatto un’ottima gara. Ho un po’ di amaro ma spero di arrivare a vincere questa gara” queste le sue parole al termine della finale persa per un soffio. Una questione di fortuna, ma il meglio arriverà per chi sa aspettare. Discorso valido anche per Simone Cerasuolo che chiude sesto in 26″93. Adam Peaty, l’uomo dai sotto 26″, deve cedere lo scettro, è quarto in 26″77.
Il podio:
- Sam Williamson (AUS) 26″32
- Nicolò Martinenghi (ITA) 26″39
- Nic Fink (USA) 26″49
200 farfalla donne – semifinali
- Record del Mondo: 2’01″81
- Record europeo: 2’04″27
- Record italiano: 2’06″50
- Tempo di qualificazione: 2’07″5
Non regala particolari emozioni il 200 farfalla donne, sarà per la mancanza di una quota rosa italiana o sarà che da un po’ manca la competizione tra regine del delfino. Rachel Klinker parte forte e chiude anche meglio siglando un 2’07″70, al secondo posto c’è la britannica Laura Stephens in 2’07″97, terza Sujin Park in 2’09″22. La seconda semifinale si attesta sugli stessi tempi della prima regalando il primo tempo utile in finale alla danese Helena Rosendahl Bach in 2’07″45, partirà d afavorita nella gara di domani. Chiude al secondo posto la Kapas davanti alla cinese Ma, rispettivamente quarto e quinto tempo di qualificazione in finale.
Di seguito le otto finaliste:
- Helena Rosendahl Bach (DEN) 2’07″45
- Rachel Klinker (USA) 2’07″70
- Laura Stephens (GBR) 2’07″97
- Boglarka Kapas (HUN) 2’08″48
- Yonghui MA (CHN) 2’08″73
- Dalma Sebestyen (HUN) 2’09″14
- Sujin Park (KOR) 2’09″42
- Lana Pudar (BIH) 2’09″42
200 misti uomini – semifinali
- Record del Mondo: 1’54″00
- Record europeo: 1’54″82
- Record italiano: 1’56″21
- Tempo di qualificazione: 1’57″6
L’alto tasso di imprevedibilità del 200 misto rende la gara appetibile per un Alberto Razzetti reduce dall’argento nei 200 delfino. La prima semifinale è più lenta e si chiude con iI britannico Duncan Scott, argento a Fukuoka nella stessa gara, al primo posto in 1’57″83 davanti al veterano Seto, bronzo a Budapest due anni fa.
Dopo aver già ipotecato il pass per le Olimpiadi Razzetti parte con il freno un po’ tirato. Solo con la rana si riporta sotto, ma la seconda semifinale è dominata dagli Stati uniti. Foster e Casas chiudono primo e secondo staccando tutti, alle loro spalle è proprio l’azzurro a timbrare un onestissimo 1’58″21 che vuol dire pass per la finale e quinto posto utile nella gara di domani.
Di seguito gli otto finalisti:
- Carson Foster (USA) 1’57″13
- Shaine Casas (USA) 1’57″62
- Duncan Scott (GBR) 1’57″83
- Daiya Seto (JPN)1’57″85
- Alberto Razzetti (ITA) 1’58″21
- Finlay Knox (CAN) 1’58″50
- Lewis Clareburt (NZL) 1’58″59
- Zhanshuo Zhang (CHN) 1’58″98
staffetta 4×100 mista mista – FINALE
- Record del Mondo: 3’37″58
- Record europeo: 3’37″59
- Record italiano: 3’39″28
L’ultima gara della quarta giornata è già scritta su carta. Nelle corsie centrali, dove si giocheranno la possibilità di andare a medaglia, troviamo la Gran Bretagna che detiene il record del mondo. L’Italia dalla corsia 8 vuole provare il tutto per tutto trainata da un Martinenghi in formissima. I favoriti sono gli Stati Uniti, Campioni del Mondo nel 2022 a Budapest. La Nazionale a stelle e strisce è ai blocchi di partenza con miglior dorsista, miglior ranista e miglior delfinista: un team da leader. L’Australia dal canto suo cercherà di dar fastidio.
La nostra formazione è composta da Lamberti, Martinenghi, D’Innocenzo e Tarantino: una squadra giovane che punta a fare una buona gara. L’Italia è già qualificata per Parigi 2024 con una mista mista che paga oggi l’assenza di Thomas Ceccon. In seconda frazione con un magistrale 58″21 Martinenghi ci riporta al secondo posto mangiandosi letteralmente un Williamson sottotono in 59″54 dopo la vittoria nei 50 rana. Nessuno ha brillato particolarmente. Nonostante tutto gli Stati Uniti toccano per primi, seconda l’Australia, terza Gran Bretagna. L’Italia è sesta in 3’47″29, tempo di poco più basso rispetto alle qualificazioni della mattina. Una gara che si chiude senza sorprese, le prestazioni non di certo eccezionali hanno premiato gli americani che lasciano un divario abissale dietro di loro.
Il podio:
- Stati Uniti 3’40″22
- Australia 3’43″12
- Gran Bretagna 3’45″09
Tutto su Doha 2024
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