La vita delle giovani nuotatrici e dei giovani nuotatori è accompagnata dalla vita da studenti: in alcuni anni in una perfetta sincronia e compartecipazione, in altri in un difficile connubio e in una costante lotta tra l’organizzazione perfetta e le eterne corse nel tentativo di incastrare tutti gli impegni…
Spesso può capitare che la propria motivazione possa esser messa duramente alla prova e si senta il bisogno di esser supportati in questo percorso da varie figure che a titolo diverso possono offrire all’atleta un supporto, utile e pratico ma anche emotivo e di vicinanza.
No, questo non è qualcosa di strano: è la normalità.
Per questo ci chiediamo, è realisticamente possibile conciliare gli impegni scolastici con gli impegni in piscina del nuoto?
Questa domanda mi viene posta spesso nei percorsi con le ragazze e con i ragazzi che seguo, avendo a che fare con le loro difficoltà di equilibrio di questi due mondi, tanto diversi quanto fondamentali.
Molto spesso queste difficoltà non vengono esplicitate a inizio stagione e non vengono affrontate come si dovrebbe: c’è molto tempo da dedicare, risorse da attivare, punti deboli, obiettivi da raggiungere… spesso questi rapporti vengono lasciati in secondo o terzo piano, “sperando di farcela”, senza cercare di attivare quelle parti di ognuno di creatività, ricerca di strategie, focus sulla concentrazione/attenzione.
In verità è fondamentale vedere i due mondi, la scuola e il nuoto, come facenti parti della vita dei ragazzi, che sono anche atleti e che magari vogliono diventare atleti della nazionale in futuro. Ognuno di questi ragazzi ha i suoi bisogni, i suoi punti di forza, le sue fragilità, i suoi valori e credenze, e in generale il suo mondo emotivo. Un mondo che in adolescenza si fà sentire, e che non è poi così ordinato e di facile comprensione ma tutt’altro… per forma, “colori” e intensità.
Il riuscire a conciliare impegni scolastici e nuoto è una tematica importante e degna di attenzione, tempo e cura non solo per i diretti/e interessati/e che vorrebbero sapere come organizzare al meglio il tempo che hanno, ma anche e soprattutto per gli allenatori, per le società sportive e per le figure genitoriali di questi ragazze/i.
L’obiettivo non è quello di avere tanti robot a scuola che ottengono 9 in ogni materia o la modalità soldatino sempre pronto a raggiungere vittorie, ma credo si possa “giocare” su più aspetti per poter riuscire a trovare nelle varie parti dell’anno scolastico/gare una sincronia tra bisogni personali-organizzazione-mondo emotivo.
Ecco qua sotto alcune testimonianze, che possono essere utili per vedere cosa hanno scritto varie atlete riguardo proprio a questa tematica, sperando che possa esservi utile e offrirvi spunti e riflessioni a riguardo.
“Dunque al doppio impegno con la Nazionale Juniores e la Nazionale Assoluta, dovevo aggiungere quello scolastico, gravoso e altrettanto importante; procedendo a quei ritmi, mi era praticamente impossibile frequentare regolarmente le lezioni. Devi fare bene
Dal libro Manila Oro nell’azzurro di Manila Flamini
entrambe le cose, la scuola e il nuoto sincronizzato: le parole di mia mamma mi risuonavano costantemente nella testa. E io dovevo riuscirci, non ho mai pensato che avrebbero potuto essere altrimenti. Ma che fatica !”
“La parola magica e d’ordine per conciliare la propria passione sportiva e lo studio è una sola: organizzazione.… Fidatevi: se ci si mette sulle pagine dei libri con la giusta concentrazione, il tempo volerà e voi potrete volare agli allenamenti… Sembra un paradosso, ma meno tempo si ha, meno lo si disperde e più lo si ottimizza.”
Dal libro Cuore, testa e volontà di Cristina Chirichella
“Sento spesso scuse e chi lascia il nuoto per dedicarsi agli studi o il contrario, invece si possono fare bene entrambi, ne sono la dimostrazione.”
Benedetta Pilato
Guendalina Brizzolari
Psicologa dello Sport
www.psicologadellosport.it
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Profilo Autore

- Ho conseguito la Laurea Specialistica in Psicologia Clinica nel 2011 presso l’Università degli Studi di Bologna, ho superato l’esame di abilitazione alla professione di Psicologo iscrivendomi nel 2012 all’Albo degli Psicologi della Toscana n. 6592. Da sempre sono appassionata di sport e fermamente convinta del valore educatico dello sport nella crescita di ogni individuo e dell’importanza dei processi mentali nelle performance sportive di ogni atleta/persona. Il suo benessere al centro! Infatti mi sono specializzata conseguendo il Master in “Mental Training e Psicologia dello Sport” ed il Corso FIT “Preparatore Mentale di 1°livello nel Tennis”, approfondendo ad esempio con seminari e corsi tematici, su biofeedback nello sport, basi di PNL, training autogeno, ansia e disturbi psicosomatici etc. Faccio parte della FIPSiS Federazione Italiana Psicologi dello Sport e faccio sono nel Registro di Psicologia e Coaching nello Sport . Svolgo attività in studio in libera professione con consulenze psico-sportive per Atleti (percorsi di mental training, gestione ansia pre-gara-gestione dell’infortunio), consulenze psico-sportive per Allenatori ( organizzo anche Corsi di Formazione per gli staff tecnici) e consulenze psicologiche di sostegno e promozione del benessere (consulenze psicologiche individuali e sostegno alla genitorialità). Parallelamente svolgo attività “in campo” presso Società Sportive attraverso progetti creati ad hoc. Faccio divulgazione alla cittadinanza sull’importanza dell’attività sportiva e in contesti sportivi, affrontando le principali tematiche di psicologia dello sport (anche scrivendo articoli in siti online di sport). Mente e corpo facce di una stessa medaglia, entrambi allenabili per ottenere grandi risultati.
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