Quello di Roma 2009 è uno dei mondiali più avvincenti ed emozionanti di sempre, è il mondiale dei Record che sono resistiti fino ad oggi, è il mondiale che, 15 anni dopo l’edizione del 1994, tornava finalmente in Italia, a Roma. La gara di cui vi parlo in questo articolo è una delle più celebri di quell’edizione: i 200 stile libero al maschile. Spoiler: il risultato lo sanno tutti, Paul Biedermann si impone e vince l’oro, siglando il nuovo record del mondo in 1’42″00, crono che a distanza di 9 anni non è ancora stato battuto! Ma non è tutto, anzi.
In quella finale, infatti, c’era il più forte nuotatore di sempre: Michael Phelps. L’americano era il favorito in questa gara, e si presentava come campione mondiale e olimpico in carica. Non solo: il Kid di Baltimora deteneva il record mondiale sulla distanza (1’42″96), nonché il record dei campionati (1’43″86). Phelps, infatti, aveva migliorato il record che precedentemente apparteneva a Ian Thorpe, conquistando il primato il 27 marzo 2007, ai mondiali di Perth (dove si laureò campione del mondo), per poi abbassare ulteriormente il crono ai giochi olimpici di Pechino 2008. Phelps partiva in corsia 3.
In corsia 4 partiva Paul Biedermann. Tedesco, classe ’86, Biedermann si presenta ai mondiali come campione europeo in carica nella distanza, titolo vinto l’anno precedente ai Campionati olandesi tenutisi a Eindhoven. I due avversari, si erano già incontrati prima di questa competizione: nel 2008, infatti, alle Olimpiadi di Pechino, i due avevano gareggiato nella finale dei 200 stile libero, dove il tedesco non andò oltre un 5° posto. La finale, in quell’occasione, fu vinta dallo stesso Phelps. Ma questa volta, il podio è destinato a cambiare.
La storia la conosciamo: Michael Phelps è in corsia 3, al suo fianco parte il tedesco. Nelle corsie successive troviamo i 2 russi, Izotov e Lobinstev, subito dopo l’olandese Sebastiaan Verschuren e chiude il sudafricano Jean Basson. Più in alto, in corsia 1, l’australiano Kenrick Monk e in corsia 2 il giapponese Sho Uchida. Qualche secondo prima si ricerca la concentrazione: Phelps si isola nella sua musica, Biedermann si batte forte il petto.
Si parte. Il tuffo del tedesco è più lento rispetto a quello degli altri, ma subito recupera e si pone davanti a tutti. Al passaggio dei 50 metri Biedermann e Phelps hanno già un buon vantaggio sul resto del gruppo. La gara si prospetta essere un testa a testa tra i due. Biedermann conserva sempre un minimo vantaggio rispetto all’avversario, ma Phelps non demorde! Al passaggio ai 150 metri il vantaggio aumenta, nell’ultimo 50 il tedesco vola letteralmente sull’acqua e tocca davanti a tutti: 1’42″00!
I mondiali italiani saranno per Biedermann il miglior piazzamento ottenuto in carriera: due anni dopo, a Shanghai, il tedesco chiuderà 3°, dietro al neo campione Ryan Lochte e al suo grande rivale, Michael Phelps. Ma la vera sorpresa di questa gara resta il crono: 1’42″00, un tempo che passerà alla storia, un tempo che a distanza di anni, neppure i migliori sono stati in grado di sconfiggere! Il crono di Biedermann resiste ormai da 9 anni e fa ricordare quel crono spaziale di 1’46″69 siglato dall’azzurro Giorgio Lamberti nel 1989 e che resistette per ben 10 anni (ma questa è un’altra storia).
IL VIDEO DELLA GARA
La XIII edizione dei Campionati del Mondo di Nuoto FINA si svolse a Roma, dal 18 luglio al 2 agosto 2009. Quello di Roma fu il mondiale dei record: 2556 atleti provenienti da 185 diverse nazioni, 43 record nuovi record del mondo, ma non solo. I mondiali di Roma furono la finale dei 100 delfino tra Phelps e Cavic, furono i due primati mondiali di Federica Pellegrini, furono il primo oro iridato di Katinka Hosszu, ma non solo. LEGGI IL NOSTRO RACCONTO dei Campionati del Mondo di Nuoto di Roma 2009
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Profilo Autore
- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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