BUDAPEST 2022, LE MEDAGLIE AZZURRE DELL'ULTIMO MONDIALE 1

BUDAPEST 2022, LE MEDAGLIE AZZURRE DELL'ULTIMO MONDIALE

16 Giugno 2022 Off Di Sara

Bisogna scavare un po' nei ricordi per tornare a rivivere le ultime medaglie azzurre ad un Mondiale. L'evento iridato manca ormai da 3 anni e da quell'ultima edizione di Gwangju 2019 il mondo è cambiato e assieme ad esso anche il panorama natatoria. Quello coreano è stato il palcoscenico dell'ultima importantissima vittoria di Federica Pellegrini, ha ospitato la nascita di una stella, Benedetta Pilato, ed ha visto la straordinaria prestazione di Martina Carraro. 

Sono state ben otto le medaglie portate a casa dagli azzurri nel 2019, un turbinio di emozioni che nonostante il fuso orario ci faceva stare attaccati notte e giorno al televisore. Tra ormai pochissimi giorni, a Budapest, si alzerà il sipario su una nuova edizione dei Mondiali di Nuoto e dopo quanto dimostrato dai nostri ragazzi a Tokyo non si può non attendere questo momento con una trepidante attesa.

Per ora, possiamo rivivere le emozioni di Gwangju.


L' ORO NEI 200 STILE LIBERO DELLA DIVINA, FEDERICA PELLEGRINI

Qui scorreranno fiumi di lacrime, quindi preparate i fazzoletti.

Era il caldo pomeriggio del 24 luglio 2019 quando, al Nambu International Aquatics Centre di Gwangju, Federica Pellegrini scriveva una nuova pagina della storia del nuoto. Dopo 15 anni ai vertici del nuoto mondiale, dopo una carriera costellata di vittorie e record, Federica si presentava ai blocchetti di partenza per la sua ottava finale mondiale.

Era la favorita? Assolutamente no, ma a questo ci aveva fatto l’abitudine già da diversi anni. I 200 stile libero non sono improvvisazione, sono una distanza da studiare, da conoscere e con la quale devi assolutamente andare d’accordo. E questo Federica lo sa meglio di tutti. Lei, la regina dei 200 stile libero, conosceva la distanza davvero come le sue tasche e mai nessuno era stato in grado di scendere sotto quell’1’52”98 che ancora le appartiene.

Nelle corsie a fianco alle sue c’era il futuro mondiale, ragazze sulla carta potenzialmente più forti di Federica e con meno fatiche sulle spalle. Ci sono le ragazze che due anni dopo formeranno il podio olimpico a Tokyo – Ariarne Titmus, Siobhan Haughey e Penny Oleksiak- c’è l’amica Sarah Sjostrom e la giovanissima Yang Junxuan.

Per 15 anni, i 200 stile libero sono stati un affare di Federica Pellegrini e alla sua ultima prestazione mondiale non voleva di certo mancare il podio. La gara è perfetta, come sempre. Le giovanissime partono all’attacco ma Federica ci ha abituati alle migliori rimonte di sempre ed è lì. A partire dai 150 metri aumenta la sua bracciata e freccia davanti a tutte. Il tempo di un tocco e di realizzare l’ennesima impresa. Si siede sulla corsia e incita il pubblico. È ancora lei, la Divina.


ORO NEI 1500 E ARGENTO NEGLI 800 STILE LIBERO: LA DOPPIETTA DI SIMONA QUADARELLA

Doppietta.

Che Simona Quadarella fosse una Campionessa, lo sapevamo dal lontano 2017 quando, a sorpresa, sbaragliò tutti e vinse il bronzo mondiale nei 1500 stile libero, la sua gara. Non fu un momento a caso ma bensì la consacrazione dopo il dolore più grande, quello di non essere convocata alle Olimpiadi, l'anno prima.

Due anni dopo, due anni dopo essersi affermata, c'era solo il desiderio di conferma. E quando la tua più grande rivale vacilla, non si presenta, la voglia sale ancora di più. Chiariamo un concetto: vincere senza un rivale, anzi gareggiare senza un rivale, non è cosa semplice. ll Mondiale del 2019 fu particolare per la Super Campionessa Katie Ledecky che, nei giorni di gara, subì un malore e dovette addirittura assentarsi dalla finale dei 1500 stile libero, proprio a favore dell'azzurra.

Ma questo non toccò Simona Quadarella, sempre concentrata sulla sua gara e su un unico obiettivo: vincere. Due gare perfette, un Record italiano e la consapevolezza di essere la migliore.

I 1500 stile libero sono la gara di Simona che crea il vuoto dietro a sé e vince con un vantaggio di 8" sulla tedesca Sarah Koeler. Più combattuti, invece, gli 800 stile libero che ritrovano la statunitense Ledecky, volenterosa di ritrovare se stessa e la vittoria.

E' doppietta, è una Simona Quadarella che emoziona un'intera nazione.


BABY PILATO E L' ARGENTO NEI 50 RANA

14 anni e 6 mesi, la più giovane atleta italiana a debuttare ad un Campionato mondiale. Meglio anche di Federica Pellegrini.

I mondiali di Benedetta Pilato sono iniziati più o meno così, tra gli sguardi curiosi di chi era certo di avere davanti a sé un’atleta molto più grande della sua età.

Nel giro di poco più di un anno, Benedetta Pilato era stata in grado di vincere le sue prime medaglie italiane, stabilire alcuni record e presentarsi sul piano vasca di una finale mondiale. Assieme a lei, Lily King, Martina Carraro, Julya Efimova, Alia Atkinson, solo per fare qualche nome.

Eppure, la forza e la determinazione di quella ragazza di 14 anni hanno regalato, forse, l’emozione più bella di quei Campionati, proprio nell’ultimo giorno di gare. Di quel giorno, rimane una foto emblema.

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L’abbraccio tra due Campionesse, così diverse, ma pur sempre campionesse. Il momento in cui realizzi che sei davvero entrata nella storia. I capelli bi color che tanto hai sfoggiato perché così fiera si mischiano alle lacrime del momento.

Viene ancora la pelle d’oca a pensarci ed è giusto così perché quella è stata senza dubbio la più bella sorpresa del 2019.


BRONZO 100 RANA MARTINA CARRARO

I 100 rana del Mondiale di Gwangju furono una di quelle gare che non ti aspetti nemmeno nei migliori pronostici. Le migliori al mondo, Lily King e Julija Efimova, si lanciano in un testa a testa da cardiopalma, da lasciare il mondo a bocca aperta e far emozionare anche i cuori di ghiaccio.

Ma in Italia, la gara è ancora più speciale. In corsia 6 c'è Martina Carraro, il simbolo della rana azzurra. Venuta alla ribalta nel 2009, Martina Carraro è la ranista azzurra più forte di sempre che però non è mai stata in grado di trovare l'occasione per affermarsi veramente. Ormai da qualche anno si allena a Imola e lì, assieme al fidanzato Fabio Scozzoli, è riuscita a trovare la sua dimensione ideale.

Martina si presenta alla finale con il 4° crono complessivo: non è una sorpresa, è in splendida forma e sembra davvero aver trovato la sua nuotata migliore. A sfidarla, però, c'è il talento giovanissimo di Reona Aoki. E' proprio la nipponica a dare filo da torcere alla Carraro che, ai 50 metri è attardata e sembra in lotta per la quarta o quinta posizione.

Proprio quando i giochi sembrano fatti, Martina Carraro parte all'attacco e con una velocità doppia rispetto alla giapponese, risale le posizioni e vola alla medaglia.

Dietro a quella medaglie, c'è molto più di una vittoria: ci sono anni di sacrifici, anni in cui molti compagni sono riusciti a diventare dei Campioni e tu restavi li a guardare. Sorride, è fatta, è storia!


ORO NEGLI 800 E BRONZO NEI 1500 STILE LIBERO GREGORIO PALTRINIERI

Vincere e tornare a vincere.

Se la prima cosa sembra la più difficile, vi sorprenderà scoprire che invece non è così.

In grado di vincere qualsiasi cosa ci fosse da vincere, Gregorio Paltrinieri era arrivato al 2018 con la voglia di cambiare. Da qui, la decisione di lasciare l'Italia e la corsia, per volare in Australia e approcciarsi alle acque libere.

La storia di Gwangju è quella di un ragazzo alla ricerca di qualcosa di nuovo, che si butta in acqua all'inizio di un percorso differente. Oro negli 800 stile libero stabilendo in 7'39"27 il nuovo record europeo e bronzo nei 1500 stile libero. E poi l'argento vinto nelle acque libere con la 5km team event.

Greg c'è, Greg torna a vincere... Gwangju è la prima importante tappa nel nuovo percorso, una tappa che consacra la sua scelta come quella giusta.


BRONZO 400 STILE LIBERO GABRIELE DETTI

I 400 stile libero del Mondiale di Gwangju difficilmente verranno dimenticati, e non solo dagli italiani. La bellissima gara disputatasi il 21 luglio 2019 venne, purtroppo, eclissata dalle proteste di alcuni atleti nei confronti del cinese Sun Yang, accusato di doping ma comunque ammesso alla competizione iridata.

E sarà proprio il Dragone cinese, l'immancabile campione dello stile libero in grado di vincere tutte le distanze dai 200 in poi, a guadagnare l'ennesima vittoria anche in terra coreana. Il terzo gradino del podio era però occupato dal livornese Gabriele Detti.

Bronzo olimpico e mondiale in carica, Gabriele Detti si presentava a Gwangju certamente con ottimi favori ma con anche alcune incertezze. Il 2018 era stato un anno difficile e un infortunio alla spalla lo aveva tenuto lontano dalle competizioni. I Mondiali in vasca corta ad Hangzhou, nel dicembre del 2018, erano serviti come trampolino per ripartire e nell'occasione si guadagnò un importante bronzo nella distanza.

Eppure, il Mondiale è sempre un evento particolare e i 400 stile libero come prima gara del programma un test non sempre facile. Un test, però, al quale Gabriele è ormai abituato da anni e che difficilmente vuole mancare.

La gara si apre con l'attacco ai 100 metri di Sun Yang che, bracciata dopo bracciata, chiude l'affare per l'oro e si lancia alla vittoria. La sfida per Gabriele è nei confronti del lituano Danas Rapsys che sembra voler mantenere il suo terzo posto.

Come per Federica Pellegrini, anche Gabriele Detti ci ha abituati a delle fantastiche rimonte e ai 150 metri infila un ultimo 50 da brividi: con il tempo di 3'43"23 migliora il suo Record Italiano e agguanta il terzo posto, lasciando il mondo a bocca aperta.

Quella gara verrà ricordata anche alla prestazione di Marco De Tullio: il giovane azzurro, appena 19enne e alla sua prima occasione con la Nazionale, nuota la 5° prestazione Mondiale segnando il primo passo della sua fenomenale carriera.


Tutto su Budapest 2022

#Budapest2022: dal 18 giugno al 3 luglio 2022 Budapest torna ad essere la capitale del mondo acquatico ospitando la XIX Edizione dei Campionati mondiali di nuoto FINA. A seguire alcuni link utili per vivere al meglio il mondiale di nuoto 2022:


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Profilo Autore

Sara
Sara
Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.