La terza giornata dei mondiali di nuoto in vasca corta è illuminata da Sara Curtis e da Alberto Razzetti, protagonisti di due meravigliose prestazioni. Curtis durante le semifinali dei 50 dorso ha siglato il nuovo record italiano, mettendo in mostra tutto il suo talento. Razzetti ha vinto l’argento nei 200 farfalla con annesso un record europeo, salendo ancora sul podio della Duna Arena grazie ad una gara pressocchè perfetta.
Sara Curtis record italiano nei 50 dorso
La stella nascente del nuoto italiano, alle sue prime esperienze tra i grandi, stampa il nuovo tempo limite nazionale nella distanza più veloce a pancia in sù. Lo fa con una naturalezza quasi imbarazzante e una prestazione che definire convincente non basterebbe.
La giovane azzurra prende un’ottima partenza e si distende alla perfezione nella parte nuotata, tanto da toccare prima di tutte le avversarie ai venticinque metri. Nella vasca di ritorno le specialiste canadesi Ingrid Wilm e Kylie Masse pennellano meglio la subaquea e non lasciano scampo a Curtis. Nonostante ciò riesce a mantenere una clamorosa terza posizione finale, ottenuta con il grandioso tempo di 26″03. Sbriciolato il precedente record italiano e migliorato il record del mondo giovanile, che già le apparteneva.
In attesa della finale – che avrà luogo domani pomeriggio – Sara Curtis, detentrice del quinto tempo di accesso, si è espressa così in zona mista:
” Era giusto reagire così, sono contenta del tempo e del mio personale. Speriamo che basti per entrare, ma sono proprio contenta. Ho visto con la coda dell’occhio di essere davanti a Masse, ma sono proprio contenta. Adesso vediamo che succede.
Alberto Razzetti argento e record europeo nei 200 farfalla
Un’altra bellissima scossa arriva grazie ad Alberto Razzetti, che regala all’Italia la terza medaglia di questa rassegna e la seconda a sè stesso in quel di Budapest.
Razzetti aveva infatti già trionfato alla Duna Arena, nella prima giornata di questi mondiali di nuoto in corta, e aveva conquistato un bellissimo argento nei 200 misti. Oggi bissa il successo prendendosi il secondo posto anche nei 200 farfalla. Lo ha fatto con una gara che ha resentato la perfezione, tenendo testa a Kharun. Il canadese ha condotto la distanza stando sempre davanti, anche se per pochi centesimi.
A 50 metri dal termine, dopo un testa a testa avvincente, Razzetti avanza prepotentemente mettendosi al comando. All’ultima virata Kharun gestisce egregiamente la subacquea e la sfrutta per portarsi nuovamente avanti. Il razzo prova a resistenere e a contenerlo e di fatto ci riesce, ma negli ultimi venti metri apre il gas e diventa imprendibile. L’oro va meritatamente in casa del Canada. Per l’Italia, ma sopratutto per Razzetti c’è una magnifico argento e la consapevolezza di essere tra i più forti del pianeta.
1’48″64 il tempo che vale la gloria mondiale, il nuovo record europeo e ovviamente anche il nuovo record italiano. Una gara, otto vasche, tre soddisfazioni enormi.
Il podio:
- Ilya Kharun (CAN) in 1’48″24
- Alberto Razzetti (ITA) in 1’48″64 ER
- Krzysztof Chmielewski (POL) in 1’49″26
Sono contentissimo, una grande gara. Sapevo sarebbe stato difficile vincere, sapevo che la lotta sarebbe stata con lui, però sono contentissimo!. Sopratutto questo record europeo per me è una cosa incredibile, perchè non capita a chiunque. Quando faccio una gara cerco sempre di dare il 100%. Stiamo lavorando bene da quattro anni con Stefano (Franceschi, il suo allenatore ndr). Più faccio queste gare così fatte bene, più mi viene voglia. Raramente dico che sono felice al termine di una gara, oggI invece sono molto contento, come l’altra volta.
La 4×200 azzurra migliora il record italiano
Giulia D’Innocenzo, Sofia Morini, Anna Chiara Mascolo e Matilde Biagiotti sono il presente e il futuro di questa staffetta. Una staffetta a lungo rimasta senza frazioniste, ma che oggi può sognare qualcosa di importante.
Il quartetto azzurro aveva timbrato il nuovo record nazionale stamattina, durante le qualificazioni. Stasera, in acqua per la finale, le ragazze hanno dimostrato talento, solidità, dedizione, perseveranza. Hanno chiuso con il tempo complessivo di 7’40″28, migliorando ulteriormente il limite precedentemente abbassato. Quinta posizione e tanta soddisazione per loro, che si sono dimostrate felici e orgogliose nelle consuete interviste dopo la gara.
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Profilo Autore

- 18 anni, studentessa liceale all'ultimo anno. Sei anni di nuoto alle spalle, ora si dedica solo alla palestra. Sogna un futuro da giornalista. Quando non si dispera per aver deciso di iscriversi al liceo scientifico legge o guarda film, sopratutto thriller mentre odia quelli romantici troppo sdolcinati. Se si diploma, dopo frequenterà l'università di scienze della comunicazione. Non vede l'ora di abbandonare per sempre la matematica e di dimostrare che non serve essere raccomandati o particolarmente belli per avere successo.
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