Il Centro Federale di Ostia è da sempre la Casa del nuoto italiano. Tra addii e conferme, campioni e giovani promesse, la squadra allenata da Stefano Morini è tra le più competitive in Italia! Affianco di super campioni come Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri, ci sono le giovani leve, come la mezzofondista Alisia Tettamanzi, che sperano di trovare nella figura di Stefano Morini un mentore sul quale fare affidamento. A capo di un grande progetto, il “Moro” è tra gli allenatori più vincenti in Italia: dapprima vice di Alberto Castagnetti, dopo la prematura scomparsa di quest’ultimo è diventato tecnico di Federica Pellegrini (per una sola stagione), per poi approdare nel 2010 a Ostia.
Il Centro Federale di Ostia è uno dei simboli del nuoto azzurro, ma non solo! Punto di riferimento per tanti atleti, Ostia ha ospitato anche molti nuotatori di altre nazionalità: da Romanchuk a Park Tae-Hwan, ma anche Joly, Almeida, Frolov, Hinawi, Micka e Nagy: sono tanti i campioni che sono passati, anche solo per poco tempo, dal Centro Federale di Ostia. Simbolo di un progetto che vede al centro i giovani, Ostia e Morini sono diventati sinonimo di allenamenti con carichi pesantissimi, ma anche di vittorie e trionfi. Un progetto, dice il Moro, che si sceglie. E negli ultimi giorni, tra addii e conferme, il Centro Federale di Ostia è sotto la lente di ingrandimento.
ILARIA CUSINATO E L’ADDIO AL MORO
Negli scorsi giorni, la campionessa Ilaria Cusinato ha deciso di rompere il suo rapporto con il suo allenatore, Stefano Morini, dopo essersi affidata a lui per ben 3 anni e mezzo. “Non voglio che tutti pensano che abbia litigato con il Moro” – racconta Ilaria. “Non mi sentivo più di appartenere a quel posto. Se un atleta non ha tranquillità mentale, non porta a niente di buono”. Una decisione, quella della veneta, che viene presa grazie al sostegno del CT Cesare Butini. Ilaria, che ora è tornata a casa, lavorerà con il suo primo allenatore, Alessandro Chinellato, in cerca di nuovi stimoli.
Ed è proprio casa la parola chiave per Ilaria: “Rispetto a tutti gli atleti di Ostia, sono sempre stata quella più attaccata a casa. Sono una persona che ha bisogno di uscire, di coltivare interessi fuori dal nuoto”. Se da un lato, dunque, Ostia è stato il posto nel quale Ilaria è diventata una grandissima atleta; il Team Veneto è la sua casa, e a volte un ritorno alle origini serve per poter guardare con più chiarezza al futuro. “[Ostia] mi lascia tanto: ho capito cosa significhi allenarsi, molto fondo, molto aerobico (ndr. ride). Ma soprattutto, mi ha allenato nella vita. Anche se gestita dallo staff, la vita te la devi gestire tu. Sono molto grata, di tutto questo, al Moro”.
E sul futuro, Ilaria ha le idee chiare: “ora voglio rimanere a casa e vedere come va avanti questo progetto, anche se breve. Non escludo, dopo il 2020, l’estero, per sperimentare un nuovo modo di allenarsi, di gestire la giornata”. Un futuro che, nel breve periodo, la vedrà impegnata nell’appuntamento più importante: i Mondiali di Gwangju. “Punto alla finale mondiale. Mi sto concentrando sulla nuotata a stile, voglio concentrarmi più su come nuoto che sui tempi”.
GREGORIO PALTRINIERI E DOMENICO ACERENZA STELLE NEGLI STATES
Se da un lato Ostia saluta una grandissima atleta, dall’altra parte del mondo Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza colorano d’azzurro gli US Open Championship, il campionato in acque libere della nazionale a stelle e strisce. I due compagni di allenamento volano a Miami per un ulteriore test in acque libere; in particolare, prova importante per Paltrinieri, che ormai già da qualche stagione sta sperimentando l’avventura del nuoto di fondo.
Un dominio tutto azzurro, che vede “Greg” primeggiare sia nella 5 km (53’42″32) che nella doppia distanza (1.49’25″37). Nella distanza più breve, un podio tutto italiano, con il secondo piazzamento di Domenico Acerenza (53’42″78) che ha dato vita a un serratissimo testa a testa tra i due compagni di allenamento, e il terzo posto di Mario Sanzullo (54’33″19). Primo degli americani, Zane Grothe (54’34″71).
Una riprova di come Ostia, e la figura di Stefano Morini, siano diventati il centro del mezzofondo italiano e mondiale. Non solo Paltrinieri, ma anche Detti, Acerenza e lo stesso De Tullio (qualificato ai Mondiali), sono tra i massimi campioni non solo in un contesto nazionale, ma anche internazionale. Un mezzofondo, quello azzurro, che di giorno in giorno acquista carattere e concretezza, soprattutto in campo maschile.
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Profilo Autore
- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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