#SwimRewind 27/30. La penultima giornata di gare per il nuoto in vasca ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 regalava all’Italia la bellissima medaglia d’argento di Alessia Filippi negli 800sl, e regalava al mondo intero una delle gare più incredibili ed emozionanti della storia del nuoto: la finale dei 100 farfalla tra Michael Phelps e Milorad Cavic.


16 agosto 2008, Pechino

La finale dei 100 farfalla di Pechino 2008 è una delle gare più incredibili nella storia del nuoto. Ian Crocker deteneva il record mondiale sulla distanza, Jason Dunford – Keniano – e Milorad Čavić – serbo – nelle rispettive batterie avevano migliorato il record olimpico che Michael Phelps (campione in carica) aveva fatto segnare ad Atene.

Milorad Čavić, vincente sia nelle batterie che in semifinale, scendeva in corsia 4 da favorito. Ma doveva fare i conti con un Michael Phelps che proprio a Pechino aveva deciso di entrare definitivamente nella leggenda. Lo squalo di Baltimora aveva già vinto 6 ori e con la vittoria nei 100 delfino avrebbe eguagliato l’incredibile record di Mark Spitz.

Ai 50m Čavić virò primo, Phelps solo settimo. E mentre i più scettici e pessimisti gridano alla disfatta, lo squalo nuota una vasca di ritorno che entrerà nella storia. Lo statunitense mette il turbo, le sue bracciate e le sue gambate si esibiscono in una nuotata di pura potenza e armonia; quando mancano ormai 5 metri ha recuperato 5 posizioni: davanti a lui rimane soli il serbo.

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Lo stadio è tutto in piedi. Milorad Čavić è ormai arrivato: tra lui e la piastra mancano pochi centimetri, a Phelps, invece, manca ancora una bracciata; le sue mani volano come angeli portati dal vento, il suo corpo si allunga come uno squalo che vuole catturare la sua preda. Tocca la piastra. L’oro è suo. Uno solo centesimo, tanto basta a rendere immortale la leggenda del Kid di Baltimora.

50″58 il crono di Phelps (record olimpico), 50″59 quello di Cavic (record europeo). Andrew Lauterstein toccherà la piastra 45 centesimi dopo, cosa che gli varrà il bronzo olimpico e il nuovo record oceanico. Si dovette accontentare del quarto posto il primatista mondiale Ian Crocker e non andò oltre la sesta posizione Takuro Fujii che in 51.50 segnò il nuovo record asiatico, dietro anche al Keniano Jason Dunford.

Poi lentamente tutto ritornò alla normalità. Nella finale successiva Alessia Filippi vinceva un bellissimo argento olimpico negli 800sl chiudendo in 8’20″23 alle spalle di Rebecca Adlington che in 8’14″10 aveva nuotato il nuovo record mondiale. La medaglia di bronzo veniva vinta dalla danese Lotte Friis in 8’23″03.

Nella stessa giornata Kirsty Coventry vinceva l’oro nei 200 dorso donne in 2’05″24, nuovo record mondiale. Secondo posto per la statunitense Margaret Hoelzer mentre era bronzo l’ipponica Reiko Nakamura. I 50sl al maschile venivano vinti dal brasiliano Cesar Cielo in 21″30 (record olimpico) al suo primo (e ultimo) oro olimpico. A seguire i due califfi della velocità francesi Armaury Leveaux e Alain Bernard, già oro nei 100sl.


Swim Rewind

In questa estate molto particolare abbiamo deciso di riavvolgere il nastro: dal 21 luglio al 21 agosto vivremo così una specie di manifestazione virtuale lunga 30 giorni, in cui andremo a raccontare le finali più straordinarie di Pechino 2008, Roma 2009, Shanghai 2011, Londra 2012, Barcellona 2013, Kazan 2015, Rio 2016, Budapest 2017 e Gwangju 2019. Una serie di 30 articoli in cui racconteremo 3 Olimpiadi e 6 rassegne iridate, per un complessivo di quasi 400 gare… Coming soon:

→ appuntamento a domani per il prossimo rewind


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Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.