Dalla protesta di Mack Horton alla battuta d’arresto di Katie Ledecky, dall’ottava meraviglia di Federica Pellegrini all’incredibile argento di Benedetta Pilato e poi le 8 medaglie di Caeleb Dressel e le 7 di Simone Manuel, la doppietta nei misti di Katinka Hosszu e il dominio di Peaty nella rana veloce → ASCOLTA IL POSCAT


15 MEDAGLIE VINTE

A Gwangju si è conclusa la diciottesima edizione dei Campionati Mondiali di nuoto, il mondiale più vincente di sempre per il nuoto azzurro. L’Italnuoto ha chiuso con 4 ori, 6 argenti e 5 bronzi, il miglior risultato di sempre nella storia del nuoto azzurro.

4 ORI

  • Simona Quadarella nei 1500 stile libero
  • Federica Pellegrini nei 200 stile libero
  • Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero
  • Settebello nel torneo della pallanuoto maschile

6 ARGENTI

3 dal nuoto sincronizzato, 1 dal nuoto di fondo e 2 dal nuoto in vasca:

  • Giorgio Minisini e Manila Flamini nel duo misto tecnico
  • Giorgio Minisini e Manila Flamini nel duo misto libero
  • Callegari, Cerruti, Di Camillo, Galli, Pezone, Sala, Cavanna, Deidda, Ferro e Piccoli nell’Highlight Routine
  • Bruni, Gabbrielleschi, Acerenza e Paltrinieri nella staffetta 5km → LEGGI L’ARTICOLO
  • Simona Quadarella negli 800 stile libero
  • Benedetta Pilato nei 50 rana

5 BRONZI

2 dal nuoto di fondo e 3 dal nuoto sincronizzato:

  • Rachele Bruni nella 10km
  • Alessio Occhipinti nella 25km
  • Gabriele Detti nei 400 stile libero
  • Martina Carraro nei 100 rana
  • Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero



QUARTI POSTI & RECORD ITALIANI

A questi risultati, vanno necessariamente ricordati anche i sei quarti posti – o medaglie di legno che a dir si voglia – vinti dalla spedizione azzurra, e i 14 nuovi record italiani stabiliti all’interno del Nambu Acquatic Center di Gwangju, segnale di un movimento in forte crescita:

Il valore della sconfitta, in una società dominata dal successo

Quarti posti:

  • Elena Di Liddo nei 100 metri farfalla
  • Federico Burdisso nei 200 metri farfalla
  • Margherita Panziera  nei 200 metri dorso

E poi le staffette:

  • 4×100 stile uomini
  • 4×200 stile uomini
  • 4×100 mista donne.

Record Italiani

14 i nuovi record italiani, 10 individuali e 4 in staffetta:

  • Gabriele Detti 400 stile libero 3.43.23 RI
  • Elena Di Liddo 100 farfalla 57.04 RI
  • Martina Carraro 100 rana 1.06.36 RI
  • Filippo Megli 200 stile libero 1.45.67 RI
  • Simona Quadarella 1500 stile libero 15.40.89 RI
  • Fabio Scozzoli 50 rana 26.70 RI
  • Gregorio Paltrinieri 800 stile libero 7.39.27 RI / RE
  • Federico Burdisso 200 farfalla 1.54.39 RI
  • Benedetta Pilato 50 rana 29.98
  • Simona Quadarella 800 stile libero 8.14.99 RI

E I 4 record italiani nuotati delle staffette:

  • 4×100 stile libero uomini (Santo Condorelli, Manuel Frigo, Luca Dotto, Alessandro Miressi )  3’11″39
  • 4X200 stile libero ( Filippo Megli, Gabriele Detti, Stefano Ballo, Stefano Di Cola ) 7’02″01
  • 4×100 mixed mista (Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini ) 3’43″27
  • 4X100 mista donne ( Margherita Panziera, Martina Carraro, Elena Di Liddo, Federica Pellegrini )


LEGGENDE IN CAMMINO VERSO TOKYO 2020

L’uomo – si fa fatica a chiamarlo così – dei campionati è Caeleb Dressel. Ai mondiali coreani fa vedere tutta la sua mostruosità. Non solo è il primo atleta di sempre a vincere otto medaglie in un singolo campionato mondiale. Ma è stato capace di siglare un record mondiale clamoroso nei 100 delfino, strappando il primato a Micheal Phelps, nuotando 49″50 in semifinale!

Michael Phelps, in due giorni, si è visto infrangere entrambi i suoi record mondiali (gommati) nelle distanze della farfalla, uno dei quali dal classe 2000 Kristóf Milák. Con una nuotata magistrale e totalmente in presa, ritocca di circa otto decimi – otto decimi! – il record del mondo di Phelps nei 200 delfino, segnato al Foro Italico durante quei magici mondiali di 10 anni fa.

In campo femminile il dorso mondiale ha una nuova regina e anche lei fa parte di quell’annata speciale che è il 2002. Regan Smith, USA, 2’03″35 nei 200 dorso, 57″57 nei 100 dorso, doppio record mondiale alla sua prima rassegna iridata. Ogni parola sarebbe superflua: il suo è un talento grandioso che sembra poter raccogliere l’eredità di Missy Franklin.


In casa Italia occorre fare 4 dediche speciali:

Simona Quadarella:

Oro e argento. Un mondiale meraviglioso, un mondiale da incorniciare, un mondiale che la proietta come l’avversaria numero uno di Katie Ledecky. Simona Quadarella ha deciso di volare su Marte per gareggiare contro la marziana Katie Ledecky e la statunitense, per la prima volta dal 2012, sembra aver trovato una nuotatrice in grado di darle del filo da torcere.


Benedetta Pilato

14 anni e una medaglia mondiale in una finale spalla a spalla con Lilly King, tenendo testa alla primatista mondiale sino all’ultima bracciata. Benedetta Pilato sale sul secondo gradino di un podio mondiale e raggiunge un traguardo che la maggior parte degli atleti non riescono a conquistare in tutta la carriera. Benedetta diventa a 14 anni la più giovane italiana di sempre a vincere una medaglia mondiale, scrivendo un piccolo pezzetto di storia della rana mondiale. Nel giorno dell’ultima finale iridata di Federica Pellegrini, il nuoto azzurro vede una nuova stella nascere, una stella che ha 14 anni, è di Taranto e ha il nome e il volto di Benedetta Pilato.


Gregorio Paltrinieri

Scegliere non è mai semplice, fare scelte azzardate è ancora più difficile. Lanciarsi nelle acque libere è stata una sfida complessa e a tratti inesplicabile. Un cammino quasi azzardato per entrare in un mondo che non era il tuo e per tentare di compiere un impresa leggendaria a Tokyo. Ci hai detto che le acque libere servivano per ritrovare quella motivazione che dopo Rio e Budapest si era un po’ persa, perché il difficile dopo aver vinto è l’essere in grado di continuare a farlo. Gregorio Paltrinieri se ne va a casa con un oro, un argento e un bronzo e se da una parte un po’ brucia quel bronzo nei 1500sl, dall’altra c’è l’assoluta consapevolezza che la strada intrapresa può essere quella giusta, si ci vuole ancora tanto duro lavoro, ma il cammino può essere vittorioso.


Federica Pellegrini

Federica Pellegrini è ancora oro e un altro pezzetto di storia è scritto. Quarto titolo iridato nei 200 stile libero, ottava medaglia consecutiva. Mai nessuno come lei. Il cielo di Gwangju si tinge d’azzurro, lo stadio esplode in un boato. Un giorno lo racconteremo ai nostri bambini, che abbiamo assistito dal vivo alle gesta della nuotatrice italiana più forte di tutti i tempi. L’unica in grado di fermare l’Italia davanti allo schermo. Potete amarla, potete odiarla, ma lei è ancora lì, 16 anni dopo Barcellona 2003, 15 anni dopo Atene. Ci sarebbero tante cose da dire, ma oggi credo che l’unica cosa che possiamo dire è una sola: GRAZIE. È stato un onore vederti nuotare.


RINGRAZIAMENTI

Grazie a Federica Pellegrini, giunta alla sua ultima rassegna iridata.

Grazie di cuore a tutta la spedizione azzurra per averci fatto sognare in queste due densissime settimane piene di emozioni. Grazie per avercela messa tutta, grazie per averci tolto il fiato, grazie per averci fatto stare in ansia sperando in un podio iridato, grazie per le medaglie che ci avete regalato.

Grazie a Tommaso Mecarozzi e Luca Sacchi per averci tenuto compagnia nelle nottate più difficili, grazie per non averci fatto dormire, grazie per averci fatto saltare in piedi sul divano durante le finali più incredibili.

Grazie al nostro sponsor SwimmerShop per averci sostenuto e per aver scommesso su di noi durante questa rassegna iridata.

Infine, il ringraziamento più sentito: grazie a Lorenzo, Sara e Sofia per avermi aiutato nel racconto di questo mondiale. Siete stati i pilastri di nuoto uno stile di vita durante questa rassegna: senza di voi nulla sarebbe stato possibile.

Ora un po’ di riposo. Grazie per averci seguito e buona estate a tutti quanti.



Per rimanere sempre aggiornato e ricevere tutte le news in anteprima puoi seguirci sui social o iscriverti alla nostra newsletter. Contenuti speciali, articoli, video e podcast! Che aspetti?

SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM

Vivi il cammino verso Tokyo 2020 con noi!


ABBONATI ALLA NEWSLETTER

Profilo Autore

Federico
Federico
Una laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università di Pavia, un'innata passione per la scrittura, la comunicazione e i social network. Nel 2010, in una serata post allenamento, ho creato nuoto uno stile di vita, da quel giorno mi sono fermamente convinto di una cosa: "tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si nuota" (semicit). No, dopo 5 anni di università non ho capito se sia peggio Kant o un 400 misti.