Ci siamo, ormai l’attesa è scaduta: domani inizieranno le Olimpadi di Parigi 2024. Nella giornata di sabato prenderà il via il lungo programma dell’Olimpiade del nuoto in vasca, spalmato su diversi giorni e l’ansia di vedere quale tipo di spettacolo ci regaleranno i protagonisti della vasca è alle stelle. In questo articolo l’idea è quella di raccontare in breve da quali gare è lecito aspettarsi un record del mondo, un nuovo primato che segna in maniera indelebile il futuro della distanza e possa così iscrivere il detentore di questo nuovo limite mondiale nella storia di questa disciplina, visto il grande onore che assegna anche il detenere un record dei campionati, quindi olimpico.

Il criterio utilizzato per selezionare le gare da cui ci sembra lecito aspettarsi un nuovo record del mondo è basato sulla sensazione dettata da come la gara e la distanza si è evoluta nell’ultimo triennio, dallo stato di forma che le nuotatrici e nuotatori hanno dimostrato di avere negli ultimi mesi di avvicinamento e dalla lotta tra gli avversari in acqua che potrebbe spingerli verso nuovi limiti che potrebbero significare un nuovo primato mondiale.


Capitolo Femminile

Stile Libero

Partendo dallo stile più classico non possiamo non menzionare il 200 stile libero. Una delle finali più attese, forse la più entusiasmante secondo chi scrive questo articolo, di questa edizione dell’Olimpiade è sicuramente quelle delle 4 vasche dello stile libero. La coppia che ambisce al nuovo record del mondo è il duo australiano: Ariarne Titmus e Mollie O’Callaghan. Nel giro di un anno hanno abbattuto lo storico primato che apparteneva a Federica Pellegrini e l’hanno ritoccato entrambe nel corso del mese di giugno in occasione dei Trials australiani. Lo scorso anno a Fukuoka O’Callaghan aveva regolato la connazionale con un ultimo 50 da paura e strepitoso, il mese scorso la mezzo fondista Titmus ha imposto il proprio ritmo micidiale sulla avversaria-amica O’Callaghan portando il record del mondo a 1’52”33. Che sia già tempo di 1’51” forse non ancora, ma sicuramente la sensazione è che con il loro stato di forma sembra impossibile, o comunque molto arduo, pensare di vincere l’oro senza un nuovo primato mondiale. L’attesa è alle stelle.

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50 racconti sul nuoto: il libro di nuotounostiledivita

L’altra gara dello stile in cui sembra papabile il nuovo primato mondiale è sicuramente il 400 stile libero. Sempre a giugno Titmus ha migliorato il record del mondo che già le apparteneva da Fukuoka, nuotato l’estate scorsa. In questa gara, nonostante nomi illustri e giganteschi come Katie Ledecky e Summer McIntosh, la sensazione è che per l’Aussie sia solo una lotta contro se stessa e contro il tempo, difficile pensare che il duo nord americano possa impensierire la campionessa olimpica uscente di questa gara. Chissà, però, che la paura che loro due possono recare nei confronti di Titmus potrebbe spingere quest’ultima a migliorare il proprio limite mondiale.

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Farfalla

Negli ultimi tempi il 100 farfalla era una gara in secondo piano, da cui non ci si attendevano più grandi lampi, visto l’assenza continua e, ormai, definitiva della regina svedese Sarah Sjöström. Nel mese scorso, però, ad Indianapolis sede dei Trials USA la piscina ha scoperto e incoronato la nuova detentrice del record del mondo in questa distanza: Gretchen Walsh. La giovane classe 2003 ha spazzato il vecchio primato del mondo di ben 3 decimi issando l’asticella mondiale in 55”18, un abisso rispetto al resto della vasca. Solamente Torri Huske, sua connazionale può pensare di darle fastidio, visto il suo ottimo e clamoroso 55”52, ma i giochi per le medaglie sembrano già compiuti ancor prima della partenza, non resta che attendere il tempo e capire se può definitivamente incoronare Walsh come nuovo volto della farfalla e del nuoto femminile. 

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Dorso

C’è poco da raccontare sui 100 dorso al femminile. Nei mesi passati abbiamo parlato spesso e volentieri dei due fenomeni che animano costantemente le due gare del dorso e loro sono: Kaylee McKeown e Regan Smith. L’australiana nell’ultimo triennio ha dominato in lungo e in largo: campionessa olimpica uscente in entrambe le distanze e campionessa mondiale a Fukuoka in tutti e 3 gli stili, per mesi ha detenuto tutti 3 i record del mondo della disciplina, la definizione di dominio, egemonia. Però lo scorso giugno, sempre ad Indianapolis Regan Smith che negli ultimi anni si è dovuta spesso accontentare del 2° posto ha migliorato di 2 decimi il record del mondo dei 100 dorso, fissano il nuovo limite a 57”13.

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Questo è poco, forse nulla per l’Aussie, ma potrebbe essere sufficiente per far scricchiolare le sue incertezze o donarle ancora più forza e spinta per dominare entrambe le gare. Nel 200 dorso il record del mondo appartiene all’australiana (2’03”20), qui la statunitense sembra essere leggermente meno pronta a vincere, ma la lotta è aperta. Dovesse arrivare un’altra doppietta australiana sarebbe complicato dimenticarsi il nome di Kaylee in futuro, mentre il dominio di Smith sarebbe una storia epica da raccontare come la caduta della regina del nuoto femminile degli ultimi tre anni. Quello che è sicuro è che in ogni caso la storia che si tramanderà sarà sensazionale, e che i limiti degli attuali record del mondo sono pronti per passare abbattuti e segnare un altro pezzo fondamentale della storia del nuoto.

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Misti

La finale dei 200 misti al femminile potrebbe regalare il record del mondo più inatteso di quelli inseriti in questo articolo. Introducendo meglio il discorso: 3 protagoniste fenomenali com Kaylee McKeown, Summer McIntosh e Kate Douglass, in fortissima rampa di lancio, tutte e 3 vicine nei tempi stagionali, sul tempo di 2’06 e spicci, e li un record del mondo della mistista più forte di sempre Katinka Hosszu. La magiara sarà assente da questa olimpiade, ma lo spettacolo non mancherà, è difficile pensare ad un nuovo record del mondo, vero, però la vicinanza di queste 3 atlete e il loro talento possono regalare una finale mozzafiato ed imperdibile. Difficile se non impossibile pronosticare l’ordine del podio di questa gara, ma l’attesa è tanta, vedremo se e quanto si entrerà nella storia. 

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Per maggiori approfondimenti e opinioni personali vi rimando alla puntata del podcast “Take your marks” in cui si è fatta una preview di ogni gara di questa Olimpiade al femminile:


Capitolo Maschile

Stile Libero

Il primo commento del capitolo al maschile non può che non essere sulla gara regina: i 100 stile libero. I protagonisti iscritti saranno tanti e tutti nomi notevoli, però tra tutti spicca un duo che ha nuotato con una discreta regolarità sotto i 47” nell’ultimo triennio. Il giovane, giovanissimo David Popovici che aveva siglato il nuovo record del mondo nell’europeo di Roma 2022 in 46”86, dopo un disastroso 2023, a Belgrado negli ultimi europei è tornato su un 46”88 notevole, i favori del pronostico sembrano essere verso il 2004 rumeno. A fargli da avversario principale, sulla carta e tempi alla mano, sarà Zhanle Pan, a Doha in apertura di staffetta ha fulminato il mondo del nuoto con un 46”80 fuori da ogni limite, tempo, però mai ripetuto da allora. Sembra difficile che possa rinuotarlo a Parigi, sede delle Olimpiadi, in cui la pressione è ben più notevole di un mondiale nuotato a Febbraio, ma la voglia, la determinazione e la classe possono sopraffare questo carico e questo peso e regalare un tempo che passerà alla storia, a loro due l’onore e l’onore di completare questo incarico. 

🏅 100 stile libero: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI

Piccola finestra sulle gare dei 200 stile libero e 400 stile libero. Due gare che sembrano maledette: dal dominio del tedesco Paul Biedermann nel 2009 a Roma nessuno più ha abbattuto questi due record del mondo ormai stregati, nonostante i pretendenti a questo crono nel corso di questi 15 anni non siano mancati. E’ difficile, arduo e forse impensabile ipotizzare che entrambi questi limiti possano cadere proprio nel corso della prossima settimana, però, forse, come mai prima d’ora, sembrano esserci gli interpreti migliori nel tentativo di compiere questa impresa. Nel 200 David Popovici ha nuotato tempi superiori solo a Phelps e lo stesso tedesco e sembra davvero interpretare e nuotare la distanza nel modo corretto dando la sensazione di  fluttuare nell’aria e non nell’acqua quando nuota queste 4 vasche. Lukas Martens nella gara dei 400 (a 33 centesimi dal connazionale) è irruente, parte forte e spedito, non ha una condotta di gara attendista in cui aspetta gli ultimi 100-50 metri prima di andare full gas, il tedesco spinge sull’acceleratore fin dalla prima vasca. Popovici classe 2004, invece la carta d’identità di Martens recita 2002, chissà che il nuovo, il fresco possa spazzare senza troppo pudore e riverenza la storia di queste due distanze

🏅 200 stile libero: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI
🏅 400 stile libero: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI


Dorso

100 dorso: con questo spazio la volontà è quella di portare bene a Thomas Ceccon, il talento azzurro, una delle punte di diamante di questa nazionale, ha dominato la distanza nell’ultimo triennio, con il picco da un punto di vista cronometrico a Budapest con il tempo di 51”60, follia pura, una vita rispetto a tutto il mondo del dorso. La sensazione è che ad oggi, solo lui possa e riesca a nuotare un tempo sotto i 52 secondi e avvicinarsi al recordo del mondo, difficile che avversari come Xu e Murphy possano riuscirci. Bisogna vedere la forma di Thomas e quanto deciderà di spingere, ricordando che sarà il favorito, l’uomo da battere, avrà 7 mirini puntati su di lui il giorno della finale dei 100, ma quello che ha dimostrato il veneto negli ultimi 3 anni e che lui con la pressione ci gioca e spesso, se non sempre, ha la meglio lui. L’attesa, la voglia e l’ansia che la vasca di Parigi lo incoroni con l’oro è massima. 

🏅 100 dorso: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI


Rana

Capitolo sui 200 rana al maschile. Finale di enorme prospettiva, di grandi nomi nuovi, vecchi, attesi e meno attesi. Su tutti sono 4 i protagonisti che possono regalare una finale clamorosa e sono: Haiyang Qin, Leon Marchand, Zac Stubblety Cook e Matthew Fallon. Andando in ordine si parte dal detentore del record del mondo Qin che a Fukuoka si è imposto in tutte e 3 le distanze della rana riuscendo a siglare un nuovo primato (2’05”48) nella distanze più lunga, è lui il favorito e l’uomo da battere con il suo limite mondiale. Leon Marchand gioca, o meglio, nuota in casa, ha tutto il peso della Francia del nuoto addosso, già campione in altre gare, potenziale enorme e sconfinato in questa distanza, ma ancora non l’ha nuotata in un contesto olimpico e mondiale, tutto da scoprire, ma potenziale record del mondo alla sua portata. Stubblety Cook campione olimpico uscente e ex primatista del mondo, dente avvelenato, in tutti i sensi, anche fuori dalla vasca, contro Qin, vuole riprendersi tutto quanto ciò che gli apparteneva. Il nuovo, il giovane competitivo Fallon, nuovo primato americano e primo nel Rankin stagionale con 2’06”54. Serve aggiungere altro a questa gara o c’è abbastanza carne al fuoco per attendersi un nuovo record del mondo?

🏅 200 rana uomini: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI


Misti

Infine il capitolo dedicato al favorito, al beniamino di casa, al candidato numero 1 in campo maschile per portarsi a casa più medaglie e chissà che siano tutte d’oro: Leon Marchand. Il classe 2002 avrà tanta, tantissima, forse infinita pressione nel corso della prossima settimana, però, sembra che sia perfettamente in grado gestirla nel migliore di modi, pronto e carico per vincere tutte le sfide, ad ogni modo tra una settimana ne riparleremo a giochi compiuti. In questa Olimpiade i misti sono la gara in cui è più tranquillo. Nei 400 misti ha già siglato il record del mondo, battendo Phelps, lo scorso anno a Fukuoka con un 4’02”50 che fa venire la pelle d’oca a chi sta scrivendo ancora adesso. Nel 200 misto invece, dovrebbe abbattere il limite di 1’54”00 di Lochte, che sembra ancora essere distante, visto soprattutto i tanti impegni e le tante fatiche che il francese dovrà fare nei prossimi giorni, tenendo conto questa finale sarà l’ultima delle 4 che nuoterà.

🏅 200 misti: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI
🏅 400 misti: TUTTI I PODI OLIMPICI DAL 2000 A OGGI


Per maggiori approfondimenti e opinioni personali vi rimando alla puntata del podcast “Take your marks” in cui si è fatta una preview di ogni gara di questa Olimpiade al maschile.


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Profilo Autore

Andrea Labagnara
Andrea Labagnara
Andrea, Studente di Psicologia, amante della montagna, della lettura e una passione sconfinata per gli sport. Innamorato del nuoto da diversi anni grazie alle grandi imprese dei campioni che dedicano anima, cuore, corpo e testa a questa meravigliosa disciplina. Non riesce mai star fermo e appena ha del tempo libero si rifugia tra le mille storie dei libri o nella immensa natura delle sue amate montagne svizzere. Deve ancora capire chi diventerà da grande, ma sa che con la forza, la determinazione e la voglia di imparare lo capirà molto presto.