Sta spopolando sul web, è la nuova iniziativa social che ci porta indietro nel tempo: è la #10YEARSCHALLENGE, la nuova Challenge che impegna gli utenti di Instagram. La sfida, lanciata sul social più utilizzato dai giovani, chiede agli utenti di postare una foto di 10 anni fa e una recente, per mostrarne la differenza. Anche noi abbiamo deciso di aderire all’iniziativa e quindi… torniamo indietro di 10 anni!
Era il 2009: è l’anno del terribile terremoto dell’Aquila, il Barcellona vince la Champions League e per le strade di tutto il mondo spopolava Lady Gaga e la sua “Poker Face”. Nel mondo del nuoto, il 2009 è stato un anno davvero molto importante. I mondiali di Roma, i tanti record imbattuti e l’addio ai costumoni in poliuretano sono i principali avvenimenti che hanno caratterizzato questo sport. Il 2009 può essere considerato un vero e proprio momento di svolta, il ponte tra il nuoto del passato e quello del futuro.
I MONDIALI DI ROMA
Dal 26 luglio 2009 tutti i migliori nuotatori al mondo sono impegnati in un’edizione dei mondiali che passerà letteralmente alla storia. Michael Phelps, Milorad Cavic, le azzurre Federica Pellegrini e Alessia Filippi, Paul Biedermann, César Cielo: questi i nomi più importanti, i grandi campioni del momento. Il Mondiale di Roma 2009 sarà il mondiale più strabiliante e spettacolare della storia del nuoto: 2556 atleti da tutto il mondo, numeri da record! Ed è letteralmente il mondiale dei Record: sono ben 43 i primati che cadono, 11 dei quali ancora imbattuti.
ROMA TRICOLORE
In un’estate particolarmente calda, tutti gli occhi sono puntati sul Foro Italico. In particolare, la grande attesa è la Divina del nuoto azzurro, la prima nuotatrice azzurra della storia ad aver vinto un oro olimpico. Ed è proprio Federica Pellegrini ad aprire le danze! Il 26 luglio, primo giorno di competizioni per il nuoto in vasca, Federica nuota i 400 stile libero. La folla è in delirio, il pubblico applaude la propria beniamina. 3’59”15, è il tempo nuotato dall’azzurra, il primo Record del Mondo è caduto. Ma Federica è inarrestabile: 2 giorni dopo è di nuovo in acqua per le batterie dei 200 stile libero, la SUA gara.
Le qualifiche dei 200 sono più complesse del previsto, ma Federica c’entra l’obiettivo e vola in semifinale con il 6° crono. Il pomeriggio è tempo delle semifinali e la Divina vuole dire la sua: 1’53”67 è il tempo nuotato dalla Pellegrini, ed è nuovo Record del Mondo. Il 29 luglio 2009 Federica nuota le finali dei 200 stile libero in 1’52”98, nuovo Record del Mondo. Un Record che appartiene ancora all’unica Regina dei 200 stile libero.
Il Foro Italico si tinge di azzurro anche grazie ad Alessia Filippi. Argento negli 800 stile libero alle Olimpiadi di Pechino, nel 2008, Alessia arriva al Mondiale con un solo obiettivo: fare bene. Il Mondiale di Roma è un appuntamento importante per l’azzurra che non vuole deludere il pubblico di casa. La sera del 28 luglio ci sono le finali dei 1500 stile libero. La gara è un assolo della romana che è prima in 15’44”93. Ma si torna subito in vasca per la gara che le ha regalato la medaglia più bella, il sigillo olimpico: gli 800 stile libero. Nella vasca di casa, la sera del 1° agosto 2009 Alessia si regala un bellissimo bronzo. Con il tempo di 8’17”21, Alessia sigla il nuovo Record nazionale della distanza!
LO SQUALO DI BALTIMORA
C’è l’Italia, ma non solo! Michael Phelps è tra i grandi big attesi nella capitale. E ancora una volta sarà l’atleta più medagliato dei campionati. 5 ori, 1 argento, 4 Record del Mondo e 1 Record dei Campionati. Le emozioni più belle arrivano dal delfino, dove il Kid sigla due record del mondo, tutt’ora imbattuti: 49”82 nei 100 delfino e 1’51”51 nella distanza doppia. Ancora una volta il rivale più ostico è Milorad Cavic, il serbo che alle Olimpiadi di Pechino si era visto sfumare l’oro per un solo centesimo! Ma poco da fare, nella finale dei 100 delfino Phelps dà nuovamente prova di essere imbattibile!
L’argento di Phelps arriva nei 200 stile libero. Se i 200 e i 400 stile libero, in chiave femminile, hanno una regine; beh, in chiave maschile c’è il re! Dalla Germania, a Roma si presenta Paul Biedermann, classe 1986. Biedermann era il campione europeo in carica nella distanza, ma nella corsia a fianco la sua c’era il più grande nuotatore di tutti i tempi e campione del mondo in carica: Michael Phelps. La gara fu un’emozionante testa a testa tra i due, che culminerà in una meravigliosa vittoria del tedesco. Record del mondo sia nei 200 che nei 400 stile libero per Paul Biedermann, che a Roma troverà la sua miglior prestazione in carriera
I Mondiali di Roma sono da considerare, senza alcun dubbio, uno dei momenti più importanti per il nuoto mondiale. Il Mondiale dei Record condizionerà il nuoto del futuro. Ancora a distanza di 10 anni per molti nuotatori l’obiettivo rimane uno solo: battere i campioni del 2009, riuscire a demolire quei record che sembrano inarrivabili. A Roma si è nuotato oltre l’immaginabile, oltre i limiti posti dalla natura. Nella piscina più bella al mondo lo spettacolo è stato servito.
I RECORD DEL MONDO
Come già più volte detto, il Mondiale di Roma fu un vero e proprio Mondiale dei Record: 2556 atleti, 185 nazioni e 43 record battuti. In nessun’altra edizione ci sarà un tasso così elevato di record battuti, ogni gara è una vera e propria lotta contro il tempo. Ma quello che salta ancor di più all’occhio, oltre il fatto stesso di aver siglato un nuovo primato mondiale, è il tempo stesso: dei 43 record battuti, 11 di questi sono, a distanza di 10 anni, ancora imbattuti e in alcuni casi i nuotatori del presente sono ancora molto lontani dal provare a batterli. Di seguito gli 11 record di Roma ancora in vigore:
RECORD IMBATTUTI – UOMINI
- 100 STILE LIBERO: 46”91, César Cielo Filho
- 200 STILE LIBERO: 1’42”00, Paul Biedermann
- 400 STILE LIBERO: 3’40’07, Paul Biedermann
- 800 STILE LIBERO: 7’32”12, Zhang Lin
- 200 DORSO: 1’51”92, Aaron Peirsol
- 100 DELFINO: 49”82, Michael Phelps
- 200 DELFINO: 1’51”51, Michael Phelps
- 4×200 STILE LIBERO: 6’58”55, Michael Phelps, Ricky Berens, David Waters, Ryan Lochte (TEAM USA)
- 4×100 MISTA: 3’27”28, Aaron Peirsol, Eric Shanteau, Michael Phelps, David Walters (TEAM USA)
RECORD IMBATTUTI – DONNE
- 200 STILE LIBERO: 1’52”98, Federica Pellegrini
- 4×200 STILE LIBERO: 7’42”08, Yang Yu, Zhu Qianwei, Liu Jing, Pang Jiaying
A questi record, siglati in occasione del mondiale, dobbiamo aggiungerne altri 2 che vennero nuotati sempre nel 2009, che sono ancora imbattuti, ma che non vennero nuotati al Mondiale italiano: il record di César Cielo Filho nei 5O STILE LIBERO, 20”91, nuotato il 18 Dicembre 2009 in occasione dei campionati brasiliani; e il record di Liu Zige nei 200 DELFINO, 2’01”81, nuotato il 21 Ottobre 2009 in occasione dei Giochi nazionali cinesi.
Per capire la grandezza di questi record, proviamo ad analizzarli nel dettaglio. Con un filo di patriottismo, partiamo da quel 1’52”98 della nostra azzurra nei 200 stile libero. Al giorno d’oggi la stileliberista più forte al mondo è, senza alcun dubbio, Katie Ledecky, considerata l’anello di congiunzione tra il nuoto maschile e quello femminile, l’attuale detentrice del Record del mondo nei 400, 800 e 1500 stile libero. Ebbene sì, è stata in grado di abbattere, e anche di molto, tutti i record dello stile libero, tranne uno: i 200 stile libero. Il miglior tempo nuotato dall’americana è 1’53”73 (Olimpiadi Rio 2016), quasi un secondo superiore a quanto nuotato da Federica al Mondiale.
Sconvolgente, invece, è il differenziale nei 200 e 400 stile libero al maschile. Il miglior tempo al mondo, nuotato dopo il 2009, è l’ 1’43”14 nuotato da Yannick Agnel alle Olimpiadi di Londra (2012), più di un secondo abbondante rispetto al tempo del tedesco. Minore il gap sulla doppia distanza, i 400, dove Sun Yang con il suo 3’40”14 (Olimpiadi di Londra 2012) è stato in grado di sfiorare il record di Biedermann.
Ma perché questa pioggia di record? Sicuramente un fattore che contribuì alle elevatissime prestazioni degli atleti è dato dai costumi utilizzati fino al 2009, che andremo ad analizzare nel prossimo paragrafo. Ma è tutto? Un costume può fare così tanto la differenza?
I COSTUMI IN POLIURETANO
Gli anni 2008 e 2009 sono stati i più proficui per il nuoto internazionale: come già più volte detto, ai Mondiali di Roma vi fu una vera e propria pioggia di Record, già iniziata l’anno successivo (nelle finali olimpiche del 2008 caddero ben 19 Record mondiali e 6 Record olimpici!). Tutto iniziò nel 2008 quando FINA decretò l’omologazione di un particolare costume, realizzato con inserti di plastica (quello che verrà più comunemente chiamato “gommone” o “placcato”) che agevolava i nuotatori, migliorando anche il galleggiamento (in quanto composto prevalentemente da plastica!).
LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO SULLA STORIA DEI COSTUMONI
I primi cambiamenti, tuttavia, si erano visti già alle Olimpiadi di Sydney del 2000. Iconico fu il costume di Ian Thorpe, una vera e propria muta che copriva tutto il corpo e riduceva l’attrito con l’acqua. Tuttavia la svolta vera e propria vi fu a partire dal 2008 quando l’azienda Speedo creò un nuovo costume con l’aiuto della NASA (si avete capito bene!), lo Speedo Lazer Racer (LZR), composto da un tessuto ultraleggero, privo di cuciture, a basso attrito e idrorepellente. In Italia il costume fu testato da Filippo Magnini sui 50 stile libero, abbassando il suo personale di quasi un secondo! Lo stesso Phelps dichiarò che quando entrava in acqua con il costume LZR “si sentiva un razzo!”. L’omologazione da parte della FINA del nuovo costume diede inizio a una nuova epoca fatta di costumi ultrasottili e in poliuretano.
Tutto cambiò nel 2010 quando la FINA decise di vietare l’utilizzo dei costumi in poliuretano, definiti come “DOPING TECNOLOGICO” in quanto “il nuotatore non deve utilizzare nessun attrezzo che possa aumentarne la velocità o il galleggiamento naturale” (norma SW 10.8). Dal 2010, quindi, si apre una nuova epoca, fatta da costumi in tessuto e senza poliuretano.
CONCLUSIONI
La nostra #10YEARSCHALLENGE ci ha portati indietro nel tempo in uno dei periodi più emblematici e belli del nuoto mondiale. Il 2009 fu un anno di transizione: con l’abolizione dei costumi in poliuretano si apre una nuova epoca. Ma il 2009 non finisce lì: il 2009 è presente ancora oggi, è presente quando ci si emoziona nel ricordo di quelle gare così ricche di emozioni, è presente in Tommaso Mecarozzi e nel suo “ciao ciao gomma” è presente quando un nuotatore riesce ad abbattere un record, mondiale o nazionale che sia, che resiste dal 2009. Il 2009 è stato l’anno del cambiamento, è stato l’anno in cui il nuoto del passato a dato il testimone al nuoto del futuro!
LEGGI IL NOSTRO RACCONTO dei Campionati del Mondo di Nuoto di Roma 2009
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Profilo Autore
- Laureata in Scienze Linguistiche, è entrata in piscina per la prima volta alla tenera età di 3 anni e da quel momento non se n'è più andata. Aspirante giornalista e intervistatrice per diletto, le piace parlare (dicono sia anche logorroica) e vivere di emozioni. Lo Sport è così importante che ha scelto un Master in Sport Digital Marketing & Communication.
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