Con il finale scenico di Tom Cruise, che è sceso dal tetto dello Stade de France prendendo la bandiera olimpica per poi scappare in moto e lanciarsi con un aereo verso Los Angeles 2028, è calato definitivamente il sipario sui Giochi Olimpici di Parigi 2024. Si conclude un’Olimpiade in cui non sono mancate le polemiche: dalle gare di nuoto nella Senna, all’assenza di aria condizionata nel villaggio olimpico, passando per il cibo di qualità non eccelsa e una piscina un po’ più lenta rispetto alle competizioni abituali.
Per quanto riguarda il nuoto si conclude un triennio anomalo in cui si sono svolti moltissimi eventi internazionali per recuperare l’anno di stop post COVID. Ma a parte ciò a Parigi le emozioni e i grandi risultati non sono certamente mancati: con record mondiali caduti, finali che passeranno alla storia e con le sei bellissime medaglie conquistate dalla nazionale azzurra di nuoto. Prima di tuffarci nelle vacanze estive, in questo articolo cercheremo di fare un bilancio complessivo dell’Olimpiade appena conclusa.
Le 6 medaglie dell’Italnuoto
2 ori, un argento e 2 bronzi per il nuoto in vasca e un bronzo per il nuoto in acque libere: quello conquistato dalla nazionale italiana di nuoto a Parigi 2024 è il secondo miglior risultato di sempre dopo l’acuto ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. A questi vanno aggiunti i tre quarti posti che portano la firma di Simona Quadarella (800 e 1500sl) e di Benedetta Pilato (100 rana) tra le corsie e il quarto posto di Domenico Acerenza nella 10km nella Senna per un complessivo di 4 medaglie di legno che evidenziano lo straordinario livello del movimento.
L’Italia chiude al nono posto nel medagliere con 40 medaglie, complessivamente sono 20 le discipline di verse da cui sono arrivate medaglie a Parigi 2024 ma è stata la Federnuoto la Federazione più vincente a Parigi. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha evidenziato:
“Siamo forse il Paese più multidisciplinare, abbiamo conquistato medaglie in 20 discipline diverse. Da Rio 2016 è aperta la striscia di 37 giornate a cinque cerchi in cui l’Italia ha conquistato almeno una medaglia”
Come anticipato, dal nuoto in vasca e in acque libere sono arrivate complessivamente sei medaglie, con i due ori Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, l’argento e il bronzo di Gregorio Paltrinieri, il bronzo nella 10 km di fondo di Ginevra Taddeucci e la staffetta 4×100 stile libero uomini, medaglie che rendono il nuoto la disciplina più vincente per l’Italia a Parigi.
Le parole di Paolo Barelli
“Abbiamo conquistato sei medaglie, due d’oro, un argento e tre bronzi: un bilancio molto positivo, che fa onore ai ragazzi, alle società, ai tecnici e alla Federazione (…)
Avrei firmato per un risultato del genere alla vigilia. L’Olimpiade ci vedrà protagonisti anche nella cerimonia di chiusura con Gregorio Paltrinieri portabandiera. E’ un riconoscimento alla sua straordinaria storia di atleta, fonte di ispirazione per i più giovani e modello di educazione da seguire per i ragazzi più grandi. Di riflesso è un riconoscimento pure per la Federazione e le sue società, esemplari per progettualità, competenze e risultati ed eroiche nell’affrontare e superare i problemi legati al COVID e ai rincari energetici.
Le società sono le artefici della ciclicità dei nostri successi, della diffusione e della pratica delle discipline acquatiche sul territorio. Senza di loro non ci sarebbero medaglie. Ricordiamocelo. Complimenti a tutti”.
I principali risultati internazionali
L’edizione dei giochi di Parigi 2024 ha regalato agli amanti del nuoto, e non solo, a tutti gli appassionati dei giochi Olimpici, una serie di gare emozionanti, ricche di spunti di riflessione. Sono diversi gli atleti che si sono distinti nel corso dei 9 giorni di nuoto in vasca presso la Dèfense Arena, sede di questa edizione dei giochi.
Una riflessione generale osservando tutti i risultati in tutte quante le distanze è che, ancora una volta, ci sono due nazioni, Stati Uniti e Australia, più il Canada, che di fatto si regge sulle imprese del giovane prodigio Summer McIntosh, che regnano incontrastate. Ad eccezion fatta per sole 3 gare in tutte le restanti, individuale o staffetta, hanno visto una di queste 3 nazioni andare a guadagnarsi la medaglia d’oro. Inoltre, in solo una di queste 3, più precisamente il 100 rana, vede l’assenza sul podio di atlete di queste 3 grandi potenze. Sono numeri e dettagli che fanno comprendere il dominio da loro esercitato a Parigi 2024.
L’altra faccia della medaglia, però, dimostra che il resto del mondo, specialmente in campo europeo il nuoto al femminile fatica ad andare a podio, a insinuarsi tra i grandi nomi di USA e Australia. Sono solamente 6 le medaglie europee al femminile in questa olimpiade di nuoto, di cui 2 solamente dell’infinta Sarah Sjöström, che anche quest’anno ha dominato. Chissà se nel quadriennio che ci porterà a Los Angeles 2028 ci sarà un cambio di rotta, come, invece, è già avvenuto in campo maschile, in cui USA e Australia non riescono più a dominare.
Parte 1: ANALISI E CONSIDERAZIONE SULL’OLIMPIADE AL FEMMINILE
Le gare di nuoto in vasca al maschile hanno proposto un quadro quasi totalmente differente e opposto rispetto alla compagine al femminile. In quest’ultimo abbiamo assistito a due grandi potenze dominare in pressoché tutte le gare sia individuali che le staffette, lasciando un ruolo di comparsa al mondo europeo e asiatico. In questo caso l’Europa ha dominato in termini di titoli olimpici dato che esclusivamente per 3 titoli individuali, ossia il 50 stile libero di McEvoy, il 100 di Pan e il 1500 stile libero di Finke e due staffette, un europeo ha sempre vinto una medaglia d’oro.
Già a Tokyo questo trend era iniziato a verificarsi ponendo molta attenzione su come americani e australiani non riuscissero più a dominare le diverse gare come succedeva fino a 10-15 anni prima, ma sostanzialmente erano usciti vincitori da quei giochi. Per quanto riguarda Parigi 2024 l’egemonia sportiva esercitata dal movimento del vecchio continente è dilagante, visto che in ogni gara individuale e non almeno un europeo è sempre presente sul podio a prendersi una medaglia prestigiosa.
Un’altra notevole differenza rispetto al mondo femminile riguarda il cambio di guardia per quanto riguarda i titoli olimpici. Se con Titmus, Ledecky e McKeown abbiamo avuto tante riconferme, bis e doppiette, in campo maschile solamente Bobby Finke è riuscito a rivincere i 1500, mentre tutte le altre medaglie d’oro hanno visto un nuovo campione, raccontando così un totale sconvolgimento e cambiamento rispetto agli equilibri formatosi 3 anni nei giochi di Tokyo 2020(1). Tanti nuovi nomi e soprattutto giovani pensando a Marchand e Maertens classe 2002, Popovici e Pan classe 2004, Ceccon e Wiffen classe 2001. Tutti nomi che hanno dominato l’ultimo triennio e che da questo momento in poi risulterà davvero complicato spodestare dal loro trono olimpico, appuntamento a Los Angeles 2028.
Parte 2: ANALISI E CONSIDERAZIONE SULL’OLIMPIADE AL MASCHILE
Un’edizione da record (anche per noi)
Dopo quelle di Rio 2016 e Tokyo 2020, questa è stata anche per noi la terza Olimpiade in cui ci siamo trovati a scrivere e commentare i risultati del nuoto. Dall’oro di Paltrinieri nei 1500 stile libero a Rio 2016 agli ori di Ceccon e Martinenghi a Parigi 2024, sono stati anni in cui siamo cresciuti e abbiamo cercato costantemente di alzare l’asticella.
Negli ultimi sei mesi abbiamo pubblicato il nostro secondo libro (dedicato proprio ai Giochi Olimpici), abbiamo aggiornato il sito web con un nuovo layout e abbiamo lanciato definitivamente il nostro nuovo podcast Take Your Marks con 9 puntate speciali del dedicate ai Giochi Olimpici.
Sono stati oltre 60 articoli scritti negli ultimi due mesi e 40 le pagine di approfondimento e le biografie che abbiamo caricato sul sito web. Mentre per quanto riguarda i social abbiamo raggiunto la cifra senza senso di 700 contenuti pubblicati durante il periodo Olimpico.
I numeri raggiunti con questi contenuti sono stratosferici e in molti ci hanno scritto facendoci i complimenti e ringraziandoci per quello che facciamo. Il mio ringraziamento va quindi a tutti coloro che ci seguono da quando eravamo una piccola pagina su Facebook, a chi ha creduto in noi e ci ha permesso di diventare oggi una delle principali realtà sul nuoto in Italia. Grazie!
Vivi Parigi 2024 con noi
Le gare in vasca si svolgeranno presso La Défense Arena di Parigi, arena polivalente situata nel nord-ovest della capitale francese (precisamente a Nanterre). Le gare si svolgeranno tra sabato 27 luglio e domenica 4 agosto 2024.
Come sempre seguiremo la rassegna olimpica con articoli, podcast e video: ogni giorno – prima e al termine della rassegna olimpica – tantissimi contenuti e approfondimenti per vivere a 360° l’olimpiade francese. Programma, orari e link utili:
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Siamo giovani ragazzi appassionati di nuoto, scrittura e social network. Raccontiamo il mondo acquatico in modo diverso e innovativo, con uno stile fresco e rivolto ai giovani.
Nati nel 2010, siamo cresciuti a piccoli passi, cercando ogni giorno di condividere con il maggior numero di persone le emozioni che il pianeta acqua ci fa vivere.
Il nostro intento è quello di far vedere che in Italia oltre ai palloni che corrono sui prati verdi e alle moto che girano sui circuiti ci sono anche tante storie che profumano di cloro.
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